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Il Mister del Lugano ha parlato in conferenza stampa in vista della gara di domani contro i norvegesi
«Sì, il momento è impegnativo, ma siamo molto carichi, perché alla fine ce lo siamo meritati e guadagnati un periodo così carico di impegni. Prendiamo una partita alla volta».
ZURIGO - Mancano sempre meno ore all'esordio del Lugano in Conference, che avverrà domani sera a Zurigo contro i norvegesi del Bodø/Glimt. Alla vigilia della sfida - per la quale al momento in cui scriviamo sono stati venduti appena 982 biglietti - si è espresso in conferenza stampa il Mister bianconero Mattia Croci-Torti. In vista del duello di giovedì (ore 21) l'allenatore momò non avrà a disposizione gli infortunati Valenzuela, Mahou e Osigwe, oltre a Hajdari che sconta una giornata di sospensione a causa delle due ammonizioni ricevute contro il Royale Saint-Gilloise.
«Prima di affrontare il Lancy (sabato scorso, ndr) eravamo consci del fatto che avremmo dovuto giocare 7 incontri in 25 giorni, per cui siamo pronti mentalmente al tour de force. Sappiamo che le partite adesso pesano tantissimo. In Coppa Svizzera dovevamo andare avanti, adesso il focus è sull'Europa, dove vogliamo farci rispettare e dimostrare ai nostri tifosi che possiamo giocare un bel calcio. E poi c'è il campionato, nel quale evidentemente vogliamo fare bene. Sì, chiaro, il momento è impegnativo, ma siamo molto carichi, perché alla fine ce lo siamo meritati e guadagnati un periodo così carico di impegni. Prendiamo una partita alla volta».
Far parte dell'Europa calcistica non è mai scontato... «Quando ero adolescente non esistevano tutte queste competizioni. Le cose sono cambiate, ma ho sempre guardato queste partite con curiosità e fascino. Da tifoso dell'Inter non vedevo l'ora del mercoledì, proprio per gustarmi lo spettacolo delle Coppe. Esserci è senza dubbio motivo d'orgoglio. Se qualche anno fa mi avessero detto che oggi sarei stato sulla panchina del Lugano in Europa, evidentemente non ci avrei creduto. Dobbiamo comunque viverla come qualcosa di concreto e non come un sogno. Siamo qua per metterci in mostra e, anche se siamo piccoli, vogliamo dimostrare che contiamo qualcosa».
Difficile parlare di obiettivi... «Mi hanno già chiesto diverse volte in questi mesi di parlare di obiettivi, ma è giusto prendere una partita alla volta, Sicuramente nel nostro girone (completato da Bruges e Besiktas, ndr) non siamo i favoriti e forse siamo la squadra più debole, ma a noi non interessa. Ora puntiamo soltanto al Bodo/Glimt, che a mio avviso è la squadra che gioca il miglior calcio all'interno del nostro gruppo. Quando nel 2021 avevano inflitto un pesante 6-1 alla Roma di José Mourinho mi avevano incuriosito: non succede spesso che qualcuno faccia sei gol a una squadra allenata da Mourinho. Non vanno mai in tensione e, in generale, sono un bell'esempio da seguire su come bisogna giocare».
