Botta e risposta tra CR7 e il ministro italiano dello sport.
«Più si è noti più si dovrebbe avvertire la responsabilità di pensare prima di parlare».
TORINO - Ha lasciato l’Italia, è risultato positivo al coronavirus, è tornato in Italia. Gli ultimi giorni di Cristiano Ronaldo sono stati pubblicizzatissimi e… criticatissimi. È uscito senza autorizzazione dalla bolla? Ha infranto delle regole? Al momento non ci sono certezze. Secondo Vincenzo Spadafora, ministro italiano dello sport, il portoghese ha sbagliato. Il politico lo ha detto pubblicamente: «Ha violato il protocollo anti-Covid? Penso proprio di sì, a meno che non ci siano state autorizzazioni specifiche dall’autorità sanitaria».
Quest’uscita non è piaciuta al lusitano, che via social si è smarcato: «Sto rispettando il protocollo, non l’ho infranto come è stato detto: è una bugia. Sono rientrato dal Portogallo in aeroambulanza perché io e la mia squadra ci siamo assicurati di rispettare tutte le procedure. E non ho avuto contatti con nessuno neppure a Torino».
Storia chiusa? No, il politico italiano ha nuovamente replicato. «La notorietà e la bravura di certi calciatori non li autorizza a essere arroganti, irrispettosi verso le istituzioni e a mentire: anzi, più si è noti più si dovrebbe avvertire la responsabilità di pensare prima di parlare. E di dare il buon esempio. Non interverrò più sul tema e rinnovo gli auguri di pronta guarigione a tutti i positivi».