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Covilo-Maric? Le scelte bianconere sono state promosse da Arno Rossini: «Se hai ragazzi esperti sei pronto ad affrontare e superare le settimane più complicate»
LUGANO – Nonostante qualche elemento ancora fatichi, l'attacco è al momento il reparto che dà meno pensieri. In mezzo al campo arriverà presto Covilo, bloccato con un pluriennale. In difesa Maric (che firmerà oggi) sostituirà Golemic, e anche lui si legherà al club per più di una stagione. Se Da Costa tornerà a fornire prestazioni convincenti in serie, allora il Lugano avrà – finalmente – una spina dorsale ben definita. Avrà quei punti fermi ai quali aggrapparsi nella rincorsa alla salvezza.
Attorno a questi Abascal potrà liberare la fantasia dei suoi tanti interpreti dai piedi buoni, provando a regalare quel calcio spumeggiante e vincente che ha in mente. Certo tutto è “solo” in fase di progettazione; le basi sulle quali costruire adesso però non mancano.
«Aver costituito una cerniera centrale tanto solida ed esperta è stata una mossa azzeccatissima da parte dei bianconeri – ha sottolineato Arno Rossini – è su calciatori con quelle caratteristiche che devi puntare se vuoi star tranquillo».
Chili e testa pesano sempre.
«Soprattutto la seconda. In un anno ogni squadra attraversa momenti positivi e altri negativi. Se puoi contare su ragazzi con alle spalle campionati ed esperienze diverse, sai però che la rosa è pronta ad affrontare e superare le settimane più complicate. Perché in fondo la differenza tra una squadra che si salva e una che retrocede spesso è tutta lì: nel modo in cui si reagisce davanti alle difficoltà. Chi è più pronto – chi sa come comportarsi – è quello che alla fine raggiunge il proprio obiettivo».
Domanda che vuole una risposta secca: Maric è meglio di Golemic?
«Sì. Se sano può dare più di Vladimir. Ha completato un'esperienza importante in Belgio e in Ticino, all'ultimo contratto della carriera, può fare la differenza. Nel cambio il Lugano ci ha guadagnato».
Accanto ai calciatori già citati ci saranno i vari Sulmoni, Sabbatini, Piccinocchi, Brlek...
«Tutti validissimi e in grado di far fare il salto di qualità a questo gruppo. Che ora pare davvero attrezzato per correre senza problemi per l'ottavo posto. Perché quest'anno è più difficile, con lo spareggio di mezzo. Adesso toccherà all'allenatore far rendere al meglio la rosa».
Fin qui un problema del gol pare non esserci. Ma Janko e Gerndt...
«Già poco convincente all'inizio, quello su Janko si sta rivelando un investimento sbagliato. Peccato. Visto lo sforzo fatto dal Lugano, il ragazzo dovrebbe fare la differenza. Dovrebbe fare 15 gol l'anno. Non mi sembra più in grado. Gerndt invece deve essere più incisivo».
Chiudiamo con la porta.
«La speranza è che Da Costa abbia definitivamente superato i suoi problemi e che anzi dal suo periodo difficile sia uscito più forte. Il 32enne è sicuramente il miglior estremo difensore dei bianconeri. Se tornerà a regalar certezze allora la squadra sarà immediatamente più compatta e competitiva. Senza un portiere affidabile è sempre dura...».
