Il presidente del Lugano Angelo Renzetti: «Il nostro campionato inizierà in settembre. Abascal? Non sono così pazzo da giudicare una persona dopo sole tre partite»
LUGANO - Un inizio di stagione balbettante nel quale il Lugano ha raccolto 4 punti in 4 gare. Con una rosa ridotta all'osso e un mercato ancora da completare, i ragazzi di Abascal stanno cercando di limitare i danni in attesa di qualche rinforzo (per Covilo manca solo l'ufficialità) e di qualche giocatore ancora fermo ai box.
Nel weekend si disputa il primo turno di Coppa Svizzera nel quale i sottocenerini saranno impegnati domenica pomeriggio sul campo del Dietikon, squadra di Seconda Lega interregionale. L'esito della sfida dovrebbe essere scontato, anche se questa competizione nasconde sempre delle insidie.
«Se mi devo preoccupare anche per la Coppa... - le parole del presidente del Lugano Angelo Renzetti - Non voglio avere patemi d'animo per il primo turno di questa competizione, anche se so che non c'è niente di scontato».
Come ha vissuto questa settimana post pareggio con il GC?
«Il problema è che dobbiamo completare la rosa, il nostro campionato inizierà in settembre».
Qual è la posizione di Abascal, dopo che era stato messo in discussione a margine della sconfitta di Lucerna?
«Non ho mai messo in discussione solo Abascal, ho messo in discussione tutti. Non è così facile gestire un club di Super League in Svizzera, soprattutto con i presupposti che abbiamo qui a Lugano. Per questo abbiamo bisogno dell'impegno di tutti, serve una presa di coscienza generale. Non sono così pazzo da giudicare una persona dopo sole tre partite, tanto più che abbiamo una rosa tutt'altro che completa».
Quindi è sempre convinto che sia l'uomo giusto per il Lugano?
«È il campo che lo dirà. Io devo solo monitorare la situazione e non lasciarmela scappare di mano».
Dunque resta tranquillo e fiducioso per il prosieguo del campionato?
«Non sono mai stato tranquillo da quando sono presidente del Lugano...».