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SERIE A«Rapporti con la camorra? Sono tranquillo, non ho nulla a che fare con quel mondo»

01.06.18 - 11:57
Pepe Reina, ormai ex Napoli, ha parlato di passato, presente e futuro: «Sarri è spettacolare. De Laurentiis? Lo scorso anno sono rimasto per il patto-scudetto. Milan? Sfida appassionante»
Keystone
«Rapporti con la camorra? Sono tranquillo, non ho nulla a che fare con quel mondo»
Pepe Reina, ormai ex Napoli, ha parlato di passato, presente e futuro: «Sarri è spettacolare. De Laurentiis? Lo scorso anno sono rimasto per il patto-scudetto. Milan? Sfida appassionante»
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MILANO (Italia) - Il suo presente è la Spagna con i Mondiali, il suo futuro è il Milan ma il passato freschissimo è il Napoli. Pepe Reina si confessa ad As e conferma che la sua decisione di lasciare gli azzurri risale già allo scorso anno: «Un anno fa. Il PSG mi fece un’offerta, ma il Napoli la rifiutò: sarebbe stato facile cercare un modo per forzare la cessione, ma avevo fatto un patto-scudetto con i miei compagni e decisi di accettare la decisione del club. I problemi con De Laurentiis? Ha un modo di gestire il club che rispetto, ma ci sono cose sulle quali non siamo d’accordo. Abbiamo due personalità forti e idee diverse. Mi dispiace essermene andato senza realizzare il sogno che questa gente ha nel cuore».

La sua avventura italiana iniziò nel 2013, con Benitez. «Sì, lui arrivò a Napoli e iniziò a chiamarmi varie volte. Io ero al Liverpool, stavo per rinnovare e non avevo intenzione di andar via. Poi arrivò Mignolet e il progetto di Rafa era una grande opportunità. Su quest'anno bisogna sottolineare il grandissimo campionato del Napoli, arrivato a 91 punti. La Juve ne ha fatti di più e bisogna farle i complimenti. Credo nella buona fede degli arbitri, ma va anche detto che a livello societario la forza della Juventus è imparagonabile a quella delle altre squadre. Spero che con Ancelotti si possa vincere, ma finché la Juve investirà come sta facendo sarà difficile strapparle il trono. Com’è stato lavorare con Sarri? Uno spettacolo. È grazie a lui che il Napoli ha battuto ogni suo record in questi tre anni e che ha trovato un grandissimo gioco. Siamo persone simili, preferiamo dirci le cose in faccia, anche litigando se necessario. La nostra è stata una relazione padre-figlio: gli voglio bene e anche io gli sarò per sempre grato. Lo consiglierei a qualsiasi squadra al mondo, per le sue idee calcistiche e per il suo lavoro maniacale». 

Ha vissuto delle settimane difficili a causa del deferimento alla Procura della FIGC per i presunti rapporti con persone legate alla camorra… «Sono molto tranquillo, andrà tutto bene. Chi mi conosce, sa che non ho nulla a che fare con quel mondo. Ho conosciuto tante persone a Napoli, ma non posso sapere di cosa si occupano 300 amici nella loro vita privata». 

Capitolo Milan. «È uno dei club più importanti al mondo, abbiamo il dovere di riportarlo in Champions: una sfida appassionante. Non mi hanno fatto alcun discorso dal punto di vista personale. Sono felice di chiudere la mia carriera al Milan: il posto da titolare dovrò guadagnarmelo giorno dopo giorno, in ogni allenamento».

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