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Vincent Cavin ha raccontato il suo nuovo ruolo all'ASF: «Sarò coordinatore della parte sportiva»
BELLINZONA - Sono queste le ultime settimane "giubiaschesi" per Vincent Cavin pronto, dopo undici anni, a chiudere la propria storia con il Team Ticino. Il 42enne dirigente comincerà infatti presto una nuova avventura in seno all'Associazione Svizzera di Football, per la quale ricoprirà un ruolo prestigioso. Il tutto lasciandosi alle spalle un ambiente non certo semplice da gestire.
«Ho letto di un mio addio causato da contrasti con il FC Lugano - ci ha raccontato il direttore tecnico dimissionario - Se fosse stato per questo, non avrei neppure cominciato il mio percorso al Team Ticino. Ho cambiato semplicemente perché mi è stata offerta la possibilità di cominciare a svolgere un nuovo incarico all'ASF. L'esatta denominazione della posizione che andrò a occupare è ancora tutta da definire. Diciamo comunque che andrò a coordinare la parte sportiva della Nazionale».
Con che compiti?
«Con l’obiettivo di essere al servizio dell’allenatore, dello staff tecnico e dei giocatori che formano la Nazionale A. Di mantenere i contatti con le società nelle quali militano i ragazzi e di sviluppare gli aspetti sportivi attorno alla squadra».
Un direttore sportivo allora?
«La denominazione esatta deve ancora essere definita. Tra le mie mansioni ci sarà quella di garantire una certa continuità, a livello sportivo appunto, del progetto della Nazionale. I selezionatori passano, io dovrò fare da trait-d'union tra essi».
Vlado Petkovic - perché ora c'è lui - non continuerà all'infinito...
«Spero, per me e per tutti i tifosi, di poter collaborare ancora a lungo con Vlado, ma sono anche cosciente che un allenatore con le sue capacità sia molto ricercato. Tra i miei compiti, in caso di avvicendamento sulla panchina della Svizzera, ci sarà quello di rendere più semplice l'insediamento del nuovo allenatore».
