Il giocatore del Cagliari è risultato positivo all'antidoping sia l'11 febbraio che la settimana successiva
CAGLIARI (Italia) - L'incubo del doping torna a materializzarsi in serie A. Dopo la vicenda Lucioni, il capitano del Benevento fermato un anno per essere risultato positivo a una sostanza vietata, questa volta è il cagliaritano Joao Pedro a finire nel mirino di Nado Italia (agenzia che si occupa di organizzare i controlli al termine di tutte le partite di campionato).
Il centravanti brasiliano è stato pescato in fallo dopo il match giocato dai rossoblu sul campo del Sassuolo, lo scorso 11 febbraio, e in quello disputato sabato 17 sul campo del Chievo. Nelle urine di Joao Pedro, in particolare, sono state ravvisate tracce di idroclorotiazide, un diuretico vietato dai regolamenti. Immediata è scattata la sospensione per l'attaccante del Cagliari, disposta d'ufficio dal tribunale nazionale antidoping.
Joao Pedro può richiedere le controanalisi, ma se dovesse essere confermata la sua positività potrebbe andare incontro ad un lungo stop. Una mazzata per il calciatore e per lo stesso club sardo, sotto shock per una notizia che nessuno si sarebbe mai aspettato.