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SERIE AIl piccolo Luan, Petkovic e la serenità: Dzemaili ora sorride

23.02.18 - 22:34
Rientrato dal Canada, dalla MLS, a Bologna il centrocampista svizzero ha trovato tutto quel che cercava
Keystone
Il piccolo Luan, Petkovic e la serenità: Dzemaili ora sorride
Rientrato dal Canada, dalla MLS, a Bologna il centrocampista svizzero ha trovato tutto quel che cercava
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BOLOGNA (Italia) – Stare accanto al figlio piccolo e arrivare da protagonista al Mondiale russo: tutto questo, a Montreal, Blerim Dzemaili non lo poteva avere. In MLS il centrocampista svizzero era superpagato e supercoccolato, questo è vero; arrivato alla piena maturità come uomo e calciatore ha però preferito la famiglia e le sfide a un prepensionamento d'oro.

Finito il matrimonio con Erjona e con la Nazionale impegnata a prepararsi per la Coppa del Mondo, Blerim aveva bisogno di tornare in Svizzera. O in Italia. Questo per poter veder crescere da vicino il piccolo Luan e per mantenere un ruolo centrale nello scacchiere pensato da Vlado Petkovic. Blerim ha così smesso di pensare al portafogli e si è concentrato su quel che veramente era importante per lui. Ecco quindi che ritornando a Bologna ha preso i classici due piccioni con una fava.

«La MLS sta crescendo e ha tutto – ha sottolineato proprio il 31enne a La Gazzetta dello Sport - soldi, impianti, mentalità manageriale, ma non ci sono retrocessioni, quindi manca competitività. Quello nordamericano è un calcio divertente, molto fisico ma con poca preparazione tattica».

Restare in Canada sarebbe stato un problema per il Mondiale?
«Non era un ostacolo, non ho chiesto di tornare per quel motivo (ma, appunto, per stare vicino a Luan, ndr). Petkovic, poi, mi aveva detto che l'importante era giocare».

E il futuro pare a lungo rossoblù.
«Non torno in Canada: ho firmato con il Bologna fino al 2020».

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