MILANOL’Inter perdona Icardi: c'è la multa ma la fascia non si tocca

MILANO (Italia) - Una forte multa ma nessun declassamento. Mauro Icardi resta il capitano dell'Inter al termine di un lungo faccia a faccia tra il giocatore, il vicepresidente Javier Zanetti, il ds Piero Ausilio e il Chief Football Administrator Giovanni Gardini. L'argentino è stato richiamato alle sue responsabilità dopo la bufera nata ieri a seguito alle frasi incriminate contro i tifosi presenti nella sua autobiografia. Dopo aver incontrato la società e aver lasciato la Pinetina, Mauro Icardi ha postato sul suo profilo instagram prima una sua foto con la fascia di capitano e la scritta «Non la lascio mai sola» e poi la medesima scritta ma cambiando l'immagine: non più Icardi da solo con la fascia ma Icardi con gagliardetto, fascia e compagni di squadra a centrocampo.

«Restano però sul piede di guerra i tifosi. Credo che sia impossibile una ricucitura dei rapporti con Icardi. E' una persona che ha minacciato di morte. Non penso di poter dialogare con una persona così», ha detto Franco Caravita, leader della Nord, a 'Radio Calcio 24 Show' nella nottata di ieri. Caravita esclude che le contestazioni degli ultras abbiano provocato l'errore di Icardi dal dischetto durante la partita contro il Cagliari: «Non è colpa nostra se Icardi non segna il rigore. L'Inter titolare in casa perde punti con Bologna e Cagliari e poi con le seconde linee in Europa League prende schiaffi da tutti. I problemi non siamo noi».

Il lunedì difficile del bomber interista si era aperto con la visita degli agenti della Digos nel suo palazzo. Gli agenti hanno ritirato le registrazioni delle telecamere dell'elegante stabile in zona San Siro dove ieri sera un gruppo di ultrà ha cercato un confronto con il numero 9 dell'Inter. Icardi era già salito in casa quando gli ultrà hanno appeso lo striscione, rimosso già ieri sera, e si sarebbe accorto della contestazione solo dalla televisione.