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Ezgjan è sempre più l'uomo simbolo dei bianconeri. Corteggiato da mezza Europa, ha almeno una stagione da "grande" a Lugano. L'agente: «Abbiamo dato la precedenza al progetto tecnico»
LUGANO - C'è chi lo segue con attenzione, ma in silenzio. C'è chi lo ammira, applaudendone apertamente le gesta. C'è chi lo brama e c'è chi se lo gode. Ezgjan Alioski è l'uomo del momento. È il giocatore "in più" del Lugano. Non ce ne vogliano gli altri bianconeri: il macedone, fino a questo momento, ha semplicemente fatto la differenza. È stato un fattore, riuscendo a saltare l'uomo ogni volta che ha avuto la palla al piede e trovando con continuità la via del gol. I guizzi del 24enne sono stati preziosissimi per i ticinesi, ora proprietari di una classifica relativamente tranquilla. E saranno preziosissimi per Angelo Renzetti, che vede crescere giorno dopo giorno il valore del suo investimento.
Dopo l'incertezza primaverile e il recente rinnovo, Alioski è infatti divenuto un piccolo tesoro.
«Che, continuando in questo modo, diverrà sempre più prezioso - è intervenuto Dino Lamberti, agente del macedone - rimanere a Lugano è stata assolutamente la scelta giusta. Per tutti. Nei prossimi mesi Ezgjan potrà infatti giocare tanto, acquisendo esperienza e rendendosi sempre più "visibile"».
Già la scorsa estate, ci aveva confermato, per l'esterno aveva ricevuto grandi offerte.
«Ho chiacchierato con tutti i club di Challenge e Super League e con molte società in giro per l'Europa. Si è parlato di soldi ma, insieme con il ragazzo, abbiamo deciso di privilegiare il progetto».
Quello del Lugano era il più convincente?
«Il presidente Renzetti è stato quello che ci ha dato le garanzie maggiori a livello tecnico. A Basilea, per esempio, ci prospettavano un impiego come esterno difensivo, a sinistra. Per questo non abbiamo continuato il discorso: siamo convinti che il meglio di sé di Ezgjan possa darlo nella posizione che in bianconero sta occupando negli ultimi mesi».
Dove può arrivare il suo assistito?
«È già fortissimo e ha margini di crescita molto ampi. Se tutto andrà come speriamo, finirà con il giocare in un grande club europeo. Finirà con il giocare la Champions League».
Tra i big continentali? Addirittura...
«Quest'estate anche il Barcellona si è fatto vivo per sondare il terreno. Fate voi...».
A Lugano possono dunque leccarsi i baffi: la sua cessione renderà parecchio.
«Non sarà di certo ceduto per 6-700'000 franchi. Se e quando lascerà Cornaredo lo farà per una cifra importante. Tutto il discorso non può in ogni caso prescindere dalla sua serietà. Se si monterà la testa potrebbe anche non esplodere definitivamente».
Lei o conosce bene: è il tipo?
«Con i ragazzi si deve andar cauti. Vedono tanti soldi, pensano alle macchine, alle ragazze... Però Ezgjan è diverso. È sostenuto da una famiglia solida ed è concentrato. A volte mi sorprende per la sua maturità: capita che sia lui a tranquillizzare me. Sono certo che nei prossimi mesi lascerà il segno».
A luglio Alioski ha firmato un rinnovo biennale. In quel contratto sono tuttavia presenti clausole che pianificano l'addio già il prossimo giugno. Chi avrà l'ultima parola in caso di risoluzione: il Lugano o il giocatore?
«Ci siederemo a un tavolo con il presidente Renzetti e sceglieremo insieme cosa sarà meglio per tutti».
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