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NBACuore Miami, si va a gara-7

19.06.13 - 09:09
In gara-6 della finale NBA gli Heat si sono imposti al supplementare per 103-100
Keystone
Cuore Miami, si va a gara-7
In gara-6 della finale NBA gli Heat si sono imposti al supplementare per 103-100
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MIAMI - Chris Bosh stoppa Danny Green, si va a gara 7, Miami e San Antonio alla "bella". E' l'immagine finale di una palpitante gara-6 di finale dei playoff NBA che ha tenuto ancora in vita i Miami Heat capaci di resuscitare quando tutto sembrava portare i San Antonio Spurs al titolo. L'inerzia, nel 3° quarto, era completamente in mano ai texani che invece si sono fatti rimontare 13 punti di vantaggio dilapidando altre 5 lunghezze di margine nei possessi finali dell'ultimo quarto. Insomma un semi suicidio perchè dall'altra parte LeBron James (32 punti per il Prescelto) ci ha messo del suo coadiuvato da Ray Allen, autore della tripla che ha impallinato gli Spurs e da Bosh, sue le ultime due stoppate, su Parker e Green, che hanno spalancato ai campioni in carica le porte di gara 7.

La partita -  Nessuna variazione dei quintetti rispetto a gara 6. Ritmo indiavolato e precisione chirurgica nel primo quarto che vede Duncan subito in palla (avvio da 12 punti con 6/6) con anche Leonard in gran spolvero. Miami regge l'urto soprattutto dopo il "cappotto" subito in gara 5 in Texas che la mette con le spalle al muro. LeBron James lavora di squadra (5 assist) ma sorprende Chalmers (10 punti, chiuderà a quota 20) che tiene in partita gli Heat alla fine del 1° quarto. Miami che prova a prendere il comando nel secondo parziale quando si accende Wade e per un attimo i padroni di casa volano a +5, vantaggio ribaltato subito dall'11-0 negli ultimi 4’ grazie al quale San Antonio va al riposo avanti 50-44 con un Duncan immarcabile e un James irriconoscibile. Nel 3° quarto arriva quella che sembra la svolta della partita. San Antonio alza i ritmi,l'ingresso di Diaw ridà ossigeno a Duncan e variazioni sul tema a Parker mentre Leonard nella sua serata interessante. Risultato: altro 11-0 degli Spurs in faccia ai campioni e quel 71-58 che sa di titolo in ghiacciaia. Quella da cui LeBron James fa togliere lo champagne dei texani pronti alla festa; fino a quel momento 3/12 dal campo, 2 liberi nel 3° quarto e la presenza di Wade quasi a limitarne lo strapotere nei giochi della sua squadra (5/17 in 33', senza di lui 6/9 in 18'). Con le spalle al muro "Il Prescelto" decide di fare l'extratterestre e ci riesce come dimostra lo scout finale da tripla doppia. Chalmers apre l'ultimo quarto con una tripla, LeBron e Miller (tripla scalza dopo aver perso una scarpa) rimettono in partita Miami (73-77). Un crescendo rossiniano contro cui gli Spurs possono poco o nulla soprattutto perchè Green si è inceppato (solo una tripla dopo i record delle passate partite) e Ginobili perde palle (8 complessive) tutte allo stesso modo, cercando passaggi in spazi impossibili). Miami pareggia a 82, va anche in vantaggio con Allen ma prova a prendere fiato e San Antonio la punisce tornando avanti, anche di tanto: +5 ad un amen dalla fine grazie a Parker e un paio di errori di James formato terrestre. Gli Heat non ci stanno, LeBron sbaglia ancora da 3, ma il rimbalzo offensivo finisce a Bosh, palla ad Allen che da tre pareggia a -5” (95-95).Sarà overtime.

Il supplementare - La palla pesa come un macigno e gli errori aumentano, anche le palle perse, quelle di Ginobili su tutte. Sale in cattedra allora uno che di momenti decisivi se ne intende: Ray Allen, suoi i canestri, anche liberi che prima tengono in parità la partita e poi consentono a Miami di allungare a +3. Il resto lo fa Bosh che negli ultimi due attacchi Spurs, prima stoppa Parker e poi Green sull'ultimo tiro da tre, della disperazione, per andare al 2° overtime. Che non ci sarà: 103-100 Heat, si va a gara 7 di una finale non pronosticabile. (ITM)

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