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INLINE HOCKEYElvis Ciccone: "Siamo un gruppo molto affiatato"

04.12.12 - 17:48
Dal 2009 è alla testa con ottimo riscontro degli juniores dell’MGI Malcantone/Novaggio Twins
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Elvis Ciccone: "Siamo un gruppo molto affiatato"
Dal 2009 è alla testa con ottimo riscontro degli juniores dell’MGI Malcantone/Novaggio Twins
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NOVAGGIO  - L’inline è in letargo. L’occasione per andare a scomodare e conoscere uno dei protagonisti della stagione appena conclusa. Stiamo parlando di Elvis Ciccone, classe 1981, giovane allenatore di successo, al contempo forte di una lunga esperienza. Dopo aver trascorso le giovanili nello storico Agno, poi diventato Malcantone, ha cominciato ad allenare i novizi nel 2004, e dal 2009 è alla testa degli juniores dell’MGI Malcantone/Novaggio Twins. Un palmares farcito di secondi e terzi posti, il suo, in ordine di tempo citiamo la medaglia di bronzo agli europei del 2011 e quella di argento nel campionato svizzero di quest’anno. Per molti, una sorpresa: "L’obiettivo primario di questo campionato era la partecipazione ai playoff, dunque entrare tra i primi quattro, tuttavia l’appetito vien mangiando, per cui c’è stato parecchio rammarico quando abbiamo perso la finale".

Quasi troppo modesto, l’instancabile lavoratore si definisce un allenatore autoritario durante le partite e gli allenamenti, ma che a palline ferme sa diventare più affabile. Quest’anno, con i giocatori in arrivo dai Rangers LS, rimasti senza squadra, l’allenatore ha proceduto anche ad un meticoloso lavoro di integrazione, riuscendo in pochi mesi a creare una squadra competitiva, che si è inclinata soltanto agli stellari bernesi del Bienne Seelanders: "L’integrazione dei giocatori dei Rangers ha portato senza dubbio qualità e nuovo entusiasmo. Si è creato sin da subito un gruppo affiatato, il che ha facilitato molto il mio compito. Mi ha impressionato il Bienne Seelanders, squadra ostica e ben messa in campo, che probabilmente darebbe filo da torcere persino ad una squadra di LNB".

La situazione nei settori giovanili ticinesi, soprattutto se comparata a quella delle società d’oltralpe non è delle più floride, per cui l’impresa dell’MGI Malcantone/Novaggio Twins ha dell’incredibile. Ma quali sono le qualità che deve avere un buon allenatore di categoria juniores? "
"
È difficile rispondere a questa domanda, ma penso che un buon allenatore debba aver giocato e soprattutto aver avuto in passato buoni allenatori. Da quest’ultimi ho avuto la possibilità di imparare molto. Inoltre più che a livello tecnico-tattico, bisogna insegnare ai giocatori a dare il 100% durante gli allenamenti e le partite, così come a costruirsi una mentalità vincente. In questo momento però è difficile che una squadra giovanile ticinese possa raggiungere traguardi ambiziosi, per via del bacino di utenza nettamente inferiore rispetto a quello presente in Svizzera romanda, anche se, avendo una mentalità latina, noi ticinesi riusciamo a dare il meglio nei momenti di difficoltà".

Visto che parliamo di difficoltà, hai qualche ricetta per il futuro dell’inline in Ticino?
"Purtroppo alle nostre latitudini sono sempre le solite poche persone che danno anima e corpo per questo sport. Ci vogliono nuove teste per portare maggior entusiasmo. Oltre a migliorare le infrastrutture esistenti, le società devono investire maggiormente nei giovani. Sono loro il futuro di questo sport".

Nonostante il tuo impegno come allenatore, in questi anni non hai mai smesso di giocare, e per l’anno prossimo hai annunciato di volerti dedicare esclusivamente all’inline giocato. Il Ticino si può permettere di perdere Elvis Ciccone come allenatore?
"Nessuno è indispensabile, e chiunque è sostituibile. Dopo 8 anni ho bisogno di un periodo di pausa e per il futuro si vedrà. Finché il fisico regge voglio continuare a giocare… fin qui una risposta lineare e assolutamente chiara, ma poi adduce… ad ogni modo, nel 2013, questa squadra parteciperà agli europei e non mi dispiacerebbe esserci… Ecco creato il classico “ni”, per intenderci. Scherzi a parte, è certo che per tutti gli addetti ai lavori di questo sport sarebbe un peccato dover rinunciare alla professionalità e alla competenza di un allenatore che ha fatto così bene al nostro piccolo Ticino".

Simon Majek

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