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SCI ALPINO«Non arriva mai stanco al traguardo, Odermatt è un ragazzo mediterraneo»

24.01.24 - 13:43
L'ex sciatore di CdM Giorgio Rocca: «Odermatt? A tre quarti di gara, quando gli altri sono più stanchi e ormai sfiniti, lui ne ha ancora».
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«Non arriva mai stanco al traguardo, Odermatt è un ragazzo mediterraneo»
L'ex sciatore di CdM Giorgio Rocca: «Odermatt? A tre quarti di gara, quando gli altri sono più stanchi e ormai sfiniti, lui ne ha ancora».
Giorgio Rocca - nato a Coira da madre svizzera - ha sei sedi accademiche a Crans-Montana, Livigno, St. Moritz, Cervinia/Zermatt, Courchevel e Madonna di Campiglio.
SPORT: Risultati e classifiche

LIVIGNO - Primo nella generale con quasi il doppio dei punti rispetto al suo immediato inseguitore, il francese Sarrazin, e primo in tutte le classifiche di specialità nelle quali gareggia. Di chi stiamo parlando? Evidentemente di Marco Odermatt, protagonista sin qui di una stagione semplicemente incredibile, in cui sta "divorando" tutti i pendii che si trova ad affrontare, danzando sugli sci e facendo di conseguenza incetta di vittorie e podi. L'ultima "pazzia" in ordine di tempo è arrivata ieri a Schladming, dove il nidvaldese ha rimontato dall'11esimo al primo posto.

Ne abbiamo discusso con Giorgio Rocca, ex sciatore da 22 podi in CdM (fra cui 11 successi) e tre bronzi iridati. «Ha un modo di sciare che gli altri non conoscono - le parole del 48enne italiano, oggi imprenditore di successo - Forse, se vogliamo trovare il classico pelo nell'uovo, in discesa non ha ancora raggiunto la sua massima performance. Ma quando ci sono da fare curve, o da affrontare situazioni complicate, in super G e gigante non ce n'è per nessuno. Riesce a interpretare al meglio ogni pista, la sua tecnica si adatta facilmente a qualsiasi situazione».

Ma c'è un segreto?

«Ha una tecnica tale da fargli risparmiare tanta energia e ottimizzare. A tre quarti di gara, quando gli altri sono più stanchi e ormai sfiniti, lui ne ha ancora. E questo naturalmente fa parecchia differenza quando si tratta di tirare le somme con il cronometro. Odermatt fa sembrare tutto più semplice ed è rilassato quando scia. Ammetto che, se facessi ancora l'atleta, mi farebbe incazzare e non poco avere un avversario così. Perché lui fa meno fatica e vince, mentre io, che impiego il doppio delle energie, perdo...».

keystone-sda.ch (CHRISTIAN BRUNA)

Restando al recente passato, è troppo presto per fare paragoni con un campione come Marcel Hirscher?
«Sono due tecniche completamente diverse e due strutture fisiche differenti. Hirscher - un po' come la Goggia fa attualmente - usava più la forza, il carattere e la prestanza fisica, mentre Odermatt sfrutta di più la tecnica e l'attrezzo con intelligenza».

C'è chi, anche con un pizzico di ironia, sostiene che Odermatt dovrebbe fare come la Shiffrin includendo nel suo programma lo slalom. Utopia?
«Non è mai stato uno slalomista. Mettersi a fare slalom così da un giorno all'altro non è ideale. Ci vuole tempo, non gli conviene».

Non da ultimo, gli piace stare in mezzo alla gente...
«Esattamente, è loquace e sempre sorridente e la gente questo lo apprezza molto. L'ho visto in alcuni frangenti, è a suo agio in mezzo alle persone. Sì, possiamo dirlo, è un ragazzo molto mediterraneo».

Nonostante l'età che avanza, passando al femminile, Lara Gut-Behrami è sempre lì ai vertici...
«Lara continua a sciare molto bene e si è migliorata nel tempo. È una sorta di martello pneumatico, non molla mai. Ha evoluto la sua tecnica, prima sciava in modo totalmente diverso: se la guardate oggi è molto più fluida nelle sue traiettorie. Come profilo è molto simile alla Brignone, anche lei è sorretta da una struttura fisica molto "solida". Ed è proprio la struttura fisica che permette loro di restare ai vertici».

Fra l'altro, suo fratello Ian Gut, lavora per te...
«Esattamente, lavora per la mia accademia, presso la sede di St. Moritz. L'anno scorso un po' a spizzichi e bocconi, poiché ancora impegnato nella carriera, da quest'anno a tempo pieno. Si sta evolvendo nel ruolo da allenatore. Caratterialmente è l'opposto di sua sorella, Ian è molto tranquillo, rilassato, pacato, ha voglia di imparare e non da ultimo trasmette davvero tanta tranquillità, aspetto che i ragazzi apprezzano. Sportivamente, invece, abbiamo dovuto "calmarlo" un po': in campo libero sciava un po' troppo da atleta, ma ha capito in fretta che quando hai a che fare con degli allievi non puoi andare a razzo (ride, ndr)...».

Imago

Un business, quello portato avanti da Giorgio Rocca, di tutto rispetto...
«Faccio 80'000 km all'anno, in giro per le sei sedi accademiche di Crans-Montana, Livigno, St. Moritz, Cervinia/Zermatt, Courchevel e Madonna di Campiglio. È un lavoro che mi piace, perché non è ripetitivo. Oltre a insegnare sci, organizziamo diversi eventi aziendali, con banche, assicurazioni, ecc. Abbiamo anche una Media House, che si occupa di creazione di contenuti unici per coloro che desiderano avere un ricordo unico della propria esperienza sulla neve. GR Media House è un team di professionisti di prim’ordine nel campo della creazione e produzione di contenuti media, provenienti dal mondo dell’outdoor e dello sport».

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COMMENTI
 

Golf67 3 mesi fa su tio
Giorgio sei talmente forte che secondo me almeno una gara l’avresti vinta anche tua. Talento!
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