
BELGRADO - BELGRADO - Novak Djokovic potrebbe fare causa al governo australiano.
Il campione serbo starebbe infatti pensando di chiedere un risarcimento di 3,8 milioni di euro per il cattivo trattamento subìto durante la disputa giudiziaria dei giorni scorsi, conclusasi con la sua espulsione dall'Australia per ragioni sanitarie. Ricordiamo che il tennista numero uno al mondo si era trovato in questa situazione, poiché non è vaccinato contro il Covid-19. A riferirlo sono oggi i media serbi.
Nole starebbe dunque valutando tale ipotesi con i suoi legali. Le lamentele, riferiscono sempre le stesse fonti, riguarderebbero in particolare le condizioni in cui Djokovic sarebbe stato trattenuto nel centro per immigrati irregolari di Melbourne, una stanza che, secondo la madre del tennista, sarebbe stata infestata da insetti.
BELGRADO - Novak Djokovic potrebbe fare causa al governo australiano.
Sarebbe corretto pensare al tennista Djokovic quale atleta che avrebbe voluto partecipare alla competizione australiana ma in qualità di no-vax, e quindi in contrasto ai regolamenti di quel paese, ha dovuto rinunciare con il conseguente rimpatrio. Poi lo si dovrebbe considerare come il normale cittadino serbo Djokovic che, bloccato alla dogana nella sua qualità di no-vax, è stato trattenuto in un albergo dedicato a tutti coloro non aventi diritto d'ingresso con la conseguente espulsione. Pertanto farebbe solo una vera figura da signore a tacere e accettare le leggi australiane senza peccare di presunzione e dimostrare che essere il numero uno al mondo non necessariamente corrisponde ad essere un dio in terra con il potere di fare tutto ciò che desidera. L'umiltà ha perso e la giustizia ha vinto in questo caso.