Durante la celebrazione per marito e figlia, Vanessa Laine ha ammesso di aver fatto causa alla società di trasporto
LOS ANGELES (USA) - C'è stato il fortissimo dolore. C'è stata la commozione. Ora è il tempo della giustizia. Proprio mentre migliaia di tifosi dei Lakers e di losangelini in generale hanno reso omaggio a Kobe e Gianna Bryant, Vanessa Laine ha reso noto di aver fatto causa alla società proprietaria dell'elicottero schiantatosi il 26 gennaio sulle colline di Calabasas.
Allo Staples Center si è svolta la "Celebration of Life - Kobe and Gianna Bryant". In un'Arena gremita, molti campioni del presente e del passato hanno ricordato - anzi celebrato - Bryant. Il Kobe giocatore prima di tutto, ma anche l'uomo e il padre. Proprio del suo splendido rapporto con la figlia tredicenne ha parlato su tutti Michael Jordan, che ha versato lacrime di dolore ma anche trovato il tempo per fare qualche battuta sul "fratellino" scomparso. Toccante è stato anche il discorso della vedova, che dopo lo struggente "Volevamo diventare vecchi insieme", ha trovato il tempo per "chiedere" all'ex campionissimo di prendersi cura di Gigi in Paradiso, fino al nuovo incontro.
In tanta commozione, la vedova Bryant ha però trovato anche il tempo per dei gesti più concreti: ha comunicato di aver deciso di portare in tribunale la società di trasporti proprietaria dell'elicottero. Di più, ha puntato il dito contro il pilota Ara Zobayan (anch'egli perito nell'incidente, insieme a ulteriori sei persone), definito negligente per aver deciso di volare nonostante la fitta nebbia. A sostegno della tesi, la 37enne ha citato la scelta della polizia di Los Angeles, che quel giorno - proprio per evitare problemi legati alle sfavorevoli condizioni meteo - aveva deciso di non far volare i suoi mezzi.
Vanessa's story about her and Kobe will make you smile ❤️ pic.twitter.com/aoCbeg6w67
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Shaq vows to make sure Kobe's girls know his game. pic.twitter.com/lan27tVJ3W
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Mamba Forever.
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