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L’atleta austriaco ha rivelato di aver superato le sue angoscie tramite uno psichiatra, congratulandosi poi con Alan Eustace che ha migliorato il suo record
MILANO (Italia) - Felix Baumgartner, il primo paracadutista capace di superare il muro del suono in caduta libera, ha parlato durante l’edizione 2014 del World Business Forum, confessando tutte le paure provate e i dubbi avuti prima dell’incredibile lancio avvenuto da 39’000 metri d’altezza.
Al termine del suo intervento, l’austriaco si è congratulato con Alan Eustace, vicepresidente di Google che la scorsa settimana ha battuto il suo record, lanciandosi da oltre 41’000 metri.
Nel racconto dei cinque anni di preparazione al lancio, Baumgartner ha rivelato di aver pensato più volte di mollare e di rinunciare all’impresa, specialmente durante l’ultimo test prima del salto, quando doveva passare sei ore chiuso nella tuta spaziale che avrebbe indossato per saltare nel vuoto: “Avevo iniziato alcuni mesi prima a soffrire di claustrofobia. Dentro la tuta non si sente nulla del mondo esterno, solo il proprio respiro. Sviluppavo un senso d’ansia”.
Nei giorni prima del lancio, tutti lo vedevano come simbolo di coraggio e forza, mentre l’austriaco aveva dubbi, paura e “volevo sparire”. Alla fine Baumgartner non si tirò indietro, anche grazie al supporto di uno psichiatra.
In conclusione, l’atleta ha svelato quale sarà il suo futuro: “Appartengo all’aria. Nei prossimi anni mi metterò al servizio della sicurezza in montagna come pilota di elicottero”, ha concluso.
