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CALCIORegazzoni: "Constantin ha ragione, la Lega ha sbagliato"

10.08.11 - 18:20
A causa del comportamento del suo presidente la squadra vallesana rischia grosso
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Regazzoni: "Constantin ha ragione, la Lega ha sbagliato"
A causa del comportamento del suo presidente la squadra vallesana rischia grosso
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La lega svizzera di calcio ne ha fin sopra i capelli di Christian Constantin, presidente del Sion. Secondo il Blick, sarà tenuta oggi stesso una riunione segreta (che poi tanto segreta non è più) per verificare le condizioni del club. Il dilemma che attanaglia i principali attori che presiedono la lega, consiste nel fatto se andare incontro o escludere i vallesani dal prossimo campionato di Super League.

Secondo il presidente del Wil, nonché membro del comitato della SFL, Roger Bigger, il comportamento del presidente del Sion non sarà più tollerato dal comitato della lega. Esso nuoce all’immagine di tutto il calcio svizzero e potrebbe avere delle conseguenze sullo sponsoring. Bisogna trovare una soluzione che soddisfi entrambe le parti, in caso contrario saranno prese delle misure per mettere fine in breve tempo a questa diatriba.

Se il confronto non dovesse avere esito positivo, la sentenza potrebbe essere talmente severa, che la squadra vallesana rischierebbe seriamente di essere esclusa dal campionato di Super League. Per poter attuare questa decisione, la lega dovrà convocare un’assemblea generale straordinaria, con un preavviso di almeno 25 giorni.

Ma una piazza così importante può essere esclusa dalla Super League?

Come ha sottolineato Alberto Regazzoni: “Non penso, in questo caso la Lega ha sbagliato ed è giusto che Constantin faccia quello che sta facendo. Un’eventuale esclusione, conoscendo la piazza di Sion, andrebbe a creare un pandemonio e non sarebbe giusto nei confronti di tifosi e giocatori”.

“Non si può mandare 25 minuti prima della partita un fax al Basilea con le istruzioni di consegnarlo a Constantin, nel quale gli si proibisce di schierare i nuovi tesserati, cose dell’altro mondo”, ha concluso il ticinese.

Foto d'apertura: Steffen Schmidt / Keystone

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