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Lippi"Non serve lo psicologo, c'e' l'allenatore"

07.05.10 - 19:54
Il ct azzurro e' convinto che in una squadra di calcio non serva un "medico": motivare il gruppo e' un compito del tecnico
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"Non serve lo psicologo, c'e' l'allenatore"
Il ct azzurro e' convinto che in una squadra di calcio non serva un "medico": motivare il gruppo e' un compito del tecnico
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In una squadra di calcio "lo psicologo non serve. Questo ruolo lo può interpretare l'allenatore. Solo lui, se ha carisma, può gestire bene il gruppo". Lo ha detto oggi il ct della Nazionale Marcello Lippi parlando ad un convegno a Lido di Camaiore al quale ha preso parte anche il medico della Nazionale Enrico Castellacci. "Chi ha la responsabilità totale del gruppo è in grado di gestirlo anche dal punto di vista psicologico - ha detto Lippi -. In 30 anni di attività sono stato in grado di farlo da solo".

Il ct della nazionale ha poi ricordato che un campione è tale "se si mette al servizio della squadra perché se non lo fa e non lavora al servizio dei propri compagni non riuscirà ad ottenere i risultati attesi. Il leader della squadra deve mettersi sempre a servizio del gruppo. Ci sono squadre che hanno un capocannoniere e poi retrocedono o rischiano di farlo. Ed anche in Sudafrica io punterò sul gruppo".

Lippi ha anche ricordato il suo primo impegno con la Juventus, i dubbi che aveva all'inizio di quella esperienza. "Mi chiesi come mi dovevo comportare in un grande club e arrivai alla conclusione che dovevo mettere sullo stesso piano calciatori giovani e anziani. In questo fu determinante Gianluca Vialli che collaborò fin dall'inizio".


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