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HOCKEYVittoria di rigore per un Lugano ancora da carburare in superiorità

29.08.09 - 20:46
In vantaggio per 3-1 grazie Lemm, Romy e Nummelin, i bianconeri si fanno rimontare nell’ultimo terzo da Roest e Berglund. Il successo deciso da una prodezza ancora di Nummelin davanti a 3'200 tifosi
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Vittoria di rigore per un Lugano ancora da carburare in superiorità
In vantaggio per 3-1 grazie Lemm, Romy e Nummelin, i bianconeri si fanno rimontare nell’ultimo terzo da Roest e Berglund. Il successo deciso da una prodezza ancora di Nummelin davanti a 3'200 tifosi
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LUGANO - Vittoria di rigore del Lugano alla Resega contro il Rapperswil nell’amichevole che ha poi preceduto la maccheronata offerta ai tifosi prima della presentazione di tutta la squadra.
Per quanto riguarda la partita, a tratti è stata combattuta, interessante anche dal punto di vista tecnico. Alla fine c’è voluta la lotteria dei penalty per decretare il vincitore: il Lugano ha fatto centro due volte, dapprima con Lemm e di seguito con Nummelin. Il suo rigore è stato uno spettacolo: piccolo galoppo e portiere beffato con una doppia finta. Applausi a scena aperta per il “folletto” finlandese, che è poi tornato in pista a ringraziare i propri fans.
Al di là della vittoria, occorre dire che ancora una volta si è vista una discreta solidità dell’impianto bianconero. In retrovia, a parte il vero grave errore che ha favorito il gol di Roest (abile ad intercettare un disco abbandonato in mezzo al terzo locale e a superare con freddezza il portiere Aebischer), la squadra diretta da Johansson ha svolto tutto sommato un buon lavoro di copertura, correndo invero pochi pericoli.
Akerman ha confermato di essere un terzino poco spettacolare ma molto concreto, in coppia con Nummelin (soprattutto nelle situazioni speciali) è apparso un muro invalicabile.
In fase offensiva, la prima linea, com’era facile attendersi, ha proposto le migliori azioni, ma anche il secondo terzetto ha mostrato cose interessanti, con Hamilton spesso punto di riferimento e con Murray e Sannitz a pattinare molto nei corridoi lungo le assi.
L’unica nota ancora negativa resta quella legata all’incapacità di segnare con una certa regolarità in superiorità, perché la statistica dei bianconeri è piuttosto magra con un 2 su 7! E forse anche qualche occasione di troppo lasciata davanti alla gabbia difesa dal peraltro bravo Züger.
Domenichelli, dopo il match con la Dynamo, aveva precisato che solo ultimamente il Lugano sta concentrando il suo lavoro su questo aspetto visto che prioritarie sono state altre esigenze tattiche.
Mancano dodici giorni al derby e la squadra dovrà comunque migliorare anche da questo punto di vista, perché in campionato il tono agonistico aumenta sensibilmente, tanto più in un confronto molto particolare come quello con i leventinesi.
Visto il grande potenziale a disposizione di Johansson, non c’è dubbio che anche questa “lacuna” verrà colmata. Bene anche Aebischer, nulla da fare per lui soprattutto in occasione del “polsino” di Roest e soprattutto sulla rete di Berglund, realizzata a 2’55” dalla fine, quella che ha appunto rinviato il discorso ai rigori.
Tornando a Roest, il canadese è stato in un certo senso l’unica vera spina nel fianco della difesa luganese. Come sempre bello da vedere nel pattinaggio, ha saputo in alcune circostanze mettere il naso alla finestra, per lui una bella doppietta, il secondo gol come detto con una finezza tecnica che ha lasciato di stucco Aebischer.
A fine gara Kent Johansson ha commentato: “Sul 3-1 dovevamo chiudere anzitempo la partita, invece abbiamo commesso qualche errore di troppo che ha favorito il recupero del Rapperswil. Oggi la squadra aveva un po’ le gambe molli. Fino ad ora sono abbastanza soddisfatto di quanto fatto dai ragazzi, anche se speravo potessero rendere un po’ di più. Dobbiamo migliorare ancora diversi punti, comprese le superiorità. Stiamo cercando il giusto assetto delle linee”.
Marco Galli
Foto d’apertura: Ti-Press/Gabriele Putzu
 

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