"Uomini che hanno a che fare con queste cose non hanno piu' il diritto di essere chiamati sportivi. Queste persone hanno un ruolo di modello: questo vale anche per il loro comportamento fuori dal campo, devono mostrare rispetto per il prossimo, devono essere ambasciatori dello sport e dei suoi valori". Non ha nessun dubbio Remund su cosa farebbe se fosse alla guida di una societa' e se sospetti di questo tipo si confermassero. "Licenzierei subito i giocatori interessati", risponde il direttore dell'UFSPO, che in passato e' stato membro del consiglio di amministrazione dello Young Boys.