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TI.MAMMEL’empatia dello sbadiglio contagioso nei bambini

01.05.21 - 08:00
Uno studio italiano rivela il legame sociale esistente alla base del fenomeno sin dai due anni e mezzo di età
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L’empatia dello sbadiglio contagioso nei bambini
Uno studio italiano rivela il legame sociale esistente alla base del fenomeno sin dai due anni e mezzo di età

Potrebbe sembrare solo una sorta di riflesso condizionato, ma dietro lo sbadiglio contagioso c’è della vera e propria empatia. E la notizia nuova è che appartiene anche ai bambini dai due anni e mezzo in su. Si tratta, insomma, di un segno di legame sociale che passa da uno all’altro del tutto irrazionalmente, dimostrando, però, l’insito coinvolgimento anche nei più piccoli. La verifica del fenomeno arriva con la ricerca condotta da tre ricercatrici dell’Università di Pisa e pubblicato sulla rivista Developmental Psychobiology.

 La professoressa Elisabetta Palagi, del dipartimento di biologia, e le dottoresse Eleonora Favilli e Giada Cordoni, del museo di storia naturale di Calci, hanno studiato il comportamento di 129 bambini tra i due anni e mezzo e i cinque e mezzo, osservando i video registrati nelle loro differenti classi durante le attività scolastiche quotidiane. Dall’analisi dei filmati, le ricercatrici hanno evidenziato che, proprio come accade negli adulti, anche nei bambini esiste lo sbadiglio contagioso e tra quelli di tutte le età osservate, a prescindere dal sesso, si è manifestato entro i due minuti dal primo stimolo. Lo studio, inoltre, ha rivelato che questa azione involontaria stimolata dalla vista o dall’ascolto dello sbadiglio di altri, si verifica prima di quanto si pensasse e che già dai due anni e mezzo di età i bambini sono coinvolti nello sviluppo del comportamento empatico e sociale.

TMT (ti.mamme team)

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