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TI.MAMMELa realtà dei neonati parcheggiati in Ucraina

26.06.20 - 08:00
I piccoli, nati in piena emergenza coronavirus, attendono ancora l'abbraccio di mamma e papà
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La realtà dei neonati parcheggiati in Ucraina
I piccoli, nati in piena emergenza coronavirus, attendono ancora l'abbraccio di mamma e papà

L'epidemia da covid-19 ci ha insegnato molto, mettendoci bruscamente a confronto con una realtà pericolosa e difficile. Ora che il vecchio continente si è liberato dalle misure di contenimento più rigorose, si raccolgono le notizie provenienti dal resto del mondo. Tra i dati sui nuovi contagi e le scoperte sul virus, spicca una notizia diversa, ma attinente: quella dei «bambini parcheggiati» in Ucraina, diffusa in rete con un video diventato virale, le cui immagini mostrano decine di bambini accuditi dalle tate in attesa di poter essere affidati alle proprie famiglie. 

Queste creature sono nate da madri surrogate, in piena pandemia, e sono rimaste nelle cliniche ucraine che si occupano di tecniche riproduttive vietate nei Paesi della comunità europea, compresa quella della maternità surrogata. Il video, realizzato e diffuso dalla BioTexCom, una delle cliniche ucraine di mamme surrogate, era stato pensato come un messaggio di conforto per i genitori dei bambini, ma ha soprattutto acceso critiche e polemiche sull'operato di queste strutture, indicate come "fabbriche di bambini". I piccoli, pronti per essere accolti dall'abbraccio di mamma e papà, stanno bene e dall'innocenza delle loro culle hanno richiamato l'attenzione di tutti. 

Inevitabili i commenti, di tenerezza e di condanna. Da una parte c'è chi non condivide queste pratiche, basate anche su interessi economici che regolano la tecnica della maternità surrogata. Dall'altra c'è chi sostiene la procedura che permette alle coppie che non possono avere figli di diventare genitori. Ma entrambe le parti hanno provato pena per i bambini "parcheggiati". 

TMT (ti.mamme team)

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