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L'OSPITEMisure straordinarie per il Turismo, una lettera ai Granconsiglieri

08.12.11 - 11:02
Pietro Vanetti
Foto Ti-Press Francesca Agosta
Misure straordinarie per il Turismo, una lettera ai Granconsiglieri
Pietro Vanetti

In occasione della seduta del Gran Consiglio di lunedì 12 dicembre siete chiamarti a votare le misure straordinarie a sostegno dell’occupazione e delle imprese  contenute nel MM 6553.
Tra le varie proposte ve ne sono alcune che concernono l’economia turistica cantonale, e piu precisamente le misure:
Nr 6 Partecipazione al programma d’impulso di Svizzera Turismo, per un importo di Fr 550'000.-
Nr 7 Azione “Ticino a prezzo fisso” per un importo di Fr 100'000.-
Nr 8 Rinvio a fine contratto dei rimborsi dei prestiti L-Tur per il 2011 e il 2012 per un importo stimato in Fr 600'000.-
 
Come molti di voi già sanno, da molti anni, in qualità di socio di Ticino Turismo, con mozioni e interpellanze[1] cerco di apportare dei correttivi all’operato di questo ente. Operato, come i dati statistici pubblicati dal Prof. Besomi purtroppo dimostrano,  assolutamente inefficace ma per il quale l’Ente chiede sempre soldi, come in questa occasione, con le misure Nr 6 e 7.
 
Non posso quindi esimermi dal commentare che queste due misure, in particolare la Nr 6, a tutto serviranno, tranne ad aiutare l’economia turistica cantonale e pertanto accordarle sarebbe un ennesimo spreco di denaro pubblico!
Per capire la mia posizione vi invito a leggere l’articolo allegato del prof  Besomi “La volpe, il porcospino e il Turismo – Tre regioni si confrontano” apparso sul Corriere del Ticino venerdì 10 giugno 2011. Alla lucida sintesi del professore non occorre aggiungere altro per riconoscere l’inutilità di queste misure.
 
Se si vuole veramente aiutare l’economia turistica ticinese a risollevarsi , allora occorre intervenire sulle strutture. Sia quelle destinate alla accoglienza sia a quelle destinate all’intrattenimento, come giustamente hanno sollecitato nei giorni scorsi con interrogazioni al Consiglio di Stato anche alcuni vostri colleghi.
Temi questi che, malgrado la legge li indichi tra i compiti di Ticino Turismo (art 4 Ltur) quest’ultimo, ostinatamente, non vuole affrontare insistendo da vent’anni con azioni di marketing imperniate sullo sconto, nella speranza di attirare più gente.
I fatti dimostrano da tempo che questa speranza è purtroppo vana e il PIL del Turismo, con la politica dello sconto, diminuisce ogni anno di più e gli operatori si ritrovano con sempre meno utili da reinvestire.
 
Ma Ticino Turismo e il suo CdA, l’inefficacia della loro strategia non la vogliono riconoscere, anzi, insistono, e in più chiedono sempre più soldi, da sprecare! E sprecheranno soldi anche con il progetto “Carta Turistica” !
 
Un progetto concepito male, e che sta per essere realizzato ancora peggio, per il quale naturalmente chiederanno aiuti finanziari attingendo ai soldi “pubblici” del credito quadro per il turismo e ai proventi della tassa di soggiorno per coprire l’inevitabile deficit[.
 
Forse penserete che sto esagerando, ma la conferma che la realtà è quella appena descritta, è la richiesta, da parte di chi ha investito nel Turismo, di congelare il rimborso dei prestiti concessi in base alla L-Tur, rinviando il loro pagamento alla scadenza del contratto.
La misura Nr 8 appunto, e quella sì, è giusto concedere.

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