Cerca e trova immobili

L'OSPITEDopo Oslo rivalutare il rispetto degli avversari politici

26.07.11 - 10:02
di Raoul Ghisletta
None
Dopo Oslo rivalutare il rispetto degli avversari politici
di Raoul Ghisletta

Il deputato Lorenzo Quadri si lamenta in una recente presa di posizione che alcuni consiglieri di Stati siano stati definiti “pagliacci” dall’avv. Paolo Bernasconi. Nemmeno io condivido l’utilizzo di questo termine nei confronti dei consiglieri di Stato Beltraminelli, Borradori e Gobbi, anche se giudico azzardata la loro decisione di congelare la metà dei ristorni dei frontalieri. Si tratta infatti di una decisione che pone il Ticino in una situazione di illegalità nei confronti di Berna. Si aggiunge in tal modo illegalità ad illegalità. Illegale è il fatto che l’Italia inserisca in varie black list la Svizzera e le sue aziende. Illegale, o perlomeno azzardato ed ingiusto, è il fatto che le banche elvetiche (con la benedizione dell’Amministrazione federale delle contribuzioni per l’interpretazione restrittiva del trattato fiscale tra Svizzera e UE sulla fiscalità del risparmio) abbiano ridotti i riversamenti fiscali all’Italia sugli averi bancari di Italiani da 122 milioni di franchi nel 2009 a 57 milioni di franchi nel 2010. Illegale è il congelamento ticinese di 28 milioni di franchi che spettano ai Comuni italiani di frontiera, con i quali abbiamo sempre avuto ottimi rapporti. Illegalità, azzardi, ingiustizie e ritorsioni creano un clima negativo tra Stati e regioni amiche, che hanno troppi interessi in comune per mettersi a litigare.

Dalle modalità del confronto politico con i vicini italiani passiamo a quelle del confronto interno. Mi sembra che la mattanza avvenuta in Norvegia contro un centinaio di giovani innocenti di sinistra e di inermi passanti dovrebbero far riflettere anche i nostri politici. La Norvegia è una piccola realtà di pochi milioni di abitanti come la Svizzera e le dinamiche sociopolitiche possono essere simili. Sicuramente anche da noi occorrerà identificare e sorvegliare gli estremisti violenti (di ogni stampo) e disporre di leggi che puniscano con severità la violenza contro le persone inermi. La vita è infatti il bene più prezioso e le persone hanno diritto alla tutela della vita da parte dello Stato.

Ma c’è anche un’altra cosa importante da fare: riscoprire il rispetto per gli avversari politici e il rispetto per gli stranieri, un rispetto che da noi in Ticino si sta francamente perdendo. Per carità, la demonizzazione di avversari e gruppi specifici può venire puntualmente da tutte le parti politiche, sinistra compresa. Tuttavia da noi in questo periodo spaventa soprattutto la demonizzazione degli avversari politici e degli stranieri, che fa Il Mattino della domenica. I nomignoli, le minacce, la ridicolizzazione, le accuse di perseguire fini poco nobili (ad es. per i socialisti esso utilizza continuamente la sigla P$), i fotomontaggi orripilanti, le generalizzazioni manichee, il clima da caccia alle streghe contro gli avversari politici e contro gli stranieri da parte del settimanale della Lega creano un terreno fertile per la radicalizzazione di persone instabili: un terreno su cui potrebbero svilupparsi prima o poi atti di violenza anche in Ticino.

Su questo rischio il deputato e giornalista Lorenzo Quadri dovrebbe riflettere e fare un’interrogazione a se stesso e ai suoi colleghi de Il Mattino della domenica, che ad es. nell’ultima edizione hanno definito in pag. 1 Alberto Di Stefano “Kompagno di merenda Socialista SICULO” ed hanno affibbiato miriadi di epiteti all’avv. Paolo Bernasconi (raffigurato in pag. 1 come un asino e a pag. 18 addirittura definito “schifoso” e “traditore della Patria che per strada va indicato al pubblico ludibrio”). La demonizzazione degli stranieri, l’avversione alla sinistra e l’accusa di tradimento agli avversari sono concetti che ritroviamo pari pari nelle note deliranti dell’assassino norvegese…

di Raoul Ghisletta, candidato al Consiglio nazionale

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE