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L'OSPITEBasta con le schedature politiche

09.07.10 - 09:07
Massimiliano Ay, segretario Partito Comunista
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Basta con le schedature politiche
Massimiliano Ay, segretario Partito Comunista


Il Partito Comunista, sezione ticinese del Partito Svizzero del Lavoro condanna le attività del Servizio di sicurezza svizzero che sono venute alla luce recentemente.  La schedatura di più di 200'000 persone è inaccettabile. Tutto ciò fa venire in mente cattivi ricordi legati allo scandalo delle schedature della fine degli anni 80. Pare che il Servizio di sicurezza dello Stato non abbia imparato nulla da allora.

Purtroppo questi scandali della sorveglianza e queste attività dei servizi di informazione non sono nulla di nuovo: il 6 agosto di quest'anno ricorre infatti il 70° anniversario della proibizione delle attività comuniste nel nostro Paese, alla quale è seguita poco dopo la proibizione del Partito Comunista Svizzero. Molti funzionari del Partito Comunista sono stati arrestati e molti deputati eletti democraticamente nelle varie istanze hanno perso i loro mandati. La polizia politica svizzera ha poi continuato a tenere d'occhio il nostro Partito anche nel dopoguerra con schedatura, pedinamenti, fermi e addirittura l'espulsione dalla Svizzera dei nostri membri che non detenevano il passaporto rossocrociato.

La proibizione dei comunisti del 1940, la "scoperta" delle schedature del 1989 così come il nuovo scandalo costituiscono delle aggressioni massicce alla sfera privata della popolazione svizzera e nello stesso tempo degli attacchi fondamentali alla democrazia stessa. Esigiamo quindi non solo la fine della raccolta arbitraria di informazioni ma pure la fine dell'impegno del Servizio di sicurezza contro le cittadine e i cittadini.


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