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TAXI AUTORIZZATI LUGANO«Noi Taxi autorizzati siamo preoccupati»

12.02.24 - 11:01
Luca Quadri, presidente associazione Taxi Autorizzati della Città di Lugano
Archivio Ti Press
Fonte Taxi Autorizzati della Città di Lugano
«Noi Taxi autorizzati siamo preoccupati»
Luca Quadri, presidente associazione Taxi Autorizzati della Città di Lugano

LUGANO - Gentili cittadini di Lugano,

Desideriamo condividere alcune considerazioni in risposta alla recente esposizione mediatica di un limitato gruppo di individui, approssimativamente 30, che a seguito di una manifestazione improvvisata sull’attività relativa ai tassametristi, ha ricevuto una notevole attenzione sia dal Municipio di Lugano che su diverse testate dei quotidiani.

Pur ritenendo che in democrazia ogni voce debba essere considerata con pari peso e rilevanza, ci sentiamo in dovere di esprimere le nostre opinioni in modo cortese e informativo, al fine di garantire una comprensione completa della situazione a tutti i cittadini di Lugano.In qualità di rappresentanti dei taxi autorizzati della città, siamo preoccupati per le recenti proteste questo piccolo gruppo di tassametristi privati che ha scelto di ignorare completamente le leggi e i regolamenti stabiliti per il nostro settore di attività.

Noi autorizzati, a differenza loro, abbiamo ottenuto le nostre autorizzazioni attraverso un concorso pubblico che ha coinvolto professionisti selezionati in base alle loro credenziali. Dopo un esame scritto e una graduatoria, ma soprattutto un iter durato circa tredici anni, abbiamo finalmente ottenuto l'autorizzazione, che ci consente di operare legalmente e in modo professionale sul suolo pubblico della città a partire dall'estate 2023, offrendo un servizio di qualità ai cittadini e ai turisti.

Rispettiamo il diritto di tutti di svolgere il proprio lavoro, ma è fondamentale farlo nel rispetto delle leggi e dei regolamenti vigenti. Il concorso era aperto a tutti, compresi i taxi privati che protestavano, tuttavia sembra che questa opportunità non sia stata colta o addirittura evitata da coloro che manifestavano.

La nostra intenzione non è di impedire a nessuno di guadagnarsi da vivere, ma di garantire che ciò avvenga in modo regolamentato e rispettoso. Lavorare sulla strada senza autorizzazione mette a rischio la sicurezza e la qualità del servizio offerto ai cittadini di Lugano. La maggior parte dei taxi privati, oltre 200, opera rispettando le normative vigenti senza ricorrere a scioperi o proteste. Riteniamo che il rispetto delle leggi sia essenziale per mantenere un ambiente di lavoro equo e sicuro.

Desideriamo sottolineare che la recente situazione dei taxi a Lugano, spesso definita dai media come una "guerra dei taxi", è il risultato di un'ordinanza municipale chiara che regola il servizio di trasporto pubblico sulla strada cittadina e che esiste da quasi quarant’anni.In conformità con questa ordinanza, i taxi autorizzati di Lugano operano seguendo tariffe e orari stabiliti dal Comune e hanno la possibilità di fornire il servizio su stazionamenti designati, garantendo un servizio affidabile e uniforme per i cittadini. Al contrario, i taxi privati, pur essendo titolari di una ditta individuale, non hanno il diritto di prendere clienti dalla strada e devono operare esclusivamente su prenotazione telefonica.Un ulteriore punto di disparità è rappresentato dalle tariffe. Le tariffe proposte dai taxi privati differiscono significativamente da quelle stabilite dalla città di Lugano. Mentre i taxi autorizzati applicano tariffe congrue e trasparenti, alcuni taxi privati hanno fissato tariffe notevolmente superiori, a volte doppie.

Questa discrepanza non solo crea confusione, ma solleva questioni di equità e rispetto delle regole stabilite. Immaginiamo una situazione in cui un cittadino utilizza un taxi autorizzato per recarsi dal proprio domicilio al centro città e paga 22 CHF. Successivamente, prende un taxi privato parcheggiato abusivamente per il ritorno a casa e si trova a dover pagare 40 CHF. Questa differenza significativa nelle tariffe non solo crea confusione, ma solleva anche questioni di equità per i cittadini di Lugano oltre che danneggiare l’immagine della categoria.Come associazione di tassisti autorizzati, ci impegniamo a fornire un servizio professionale e trasparente, seguendo le tariffe stabilite dal Comune. Non possiamo accettare che la popolazione sia esposta a tariffe esagerate da parte di alcuni operatori privati, considerato che questa discrepanza può risultare ingiusta e fuorviante per gli utenti

La nostra intenzione è quella di garantire chiarezza e trasparenza nel settore del trasporto pubblico di Lugano, affinché ogni cittadino possa usufruire di un servizio affidabile e coerente, senza incorrere in differenze di tariffe ingiustificate.Inoltre, è importante sottolineare che la legge sul libero commercio consente a chiunque di offrire servizi di trasporto professionale di persone, previa patente professionale, iscrizione all'AVS e apertura di una ditta individuale. Tuttavia, la partecipazione a un concorso pubblico, il superamento di un esame e il rispetto delle normative vigenti sono requisiti fondamentali per operare come taxi sulla strada pubblica nella città di Lugano, come in qualsiasi altro luogo nel mondo, dove è necessaria una licenza per garantire standard qualitativi e di sicurezza elevati.Vi invitiamo a consultare l'ordinanza municipale e a considerare attentamente queste informazioni prima di trarre conclusioni affrettate sulla situazione dei taxi a Lugano.

Chiediamo alla cittadinanza di Lugano di comprendere la differenza tra i taxi autorizzati, che operano nel rispetto delle normative locali, e i taxi privati che dovrebbero attenersi al regolamento di lavorare su prenotazione telefonica, senza pretendere di operare sulla strada come avviene da sempre.Speriamo che questo articolo abbia chiarito la situazione, evidenziando che le persone che protestavano in strada non fanno parte dell'organico dei taxi della città di Lugano, ma sono autisti indipendenti che dovrebbero rispettare, come tutti, le leggi.

Ringraziamo la comunità di Lugano per la comprensione e il sostegno continuo.

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