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Kaj KlaueDiritto internazionale umanitario e mediazione dei conflitti: una via senza uscita?

07.01.24 - 15:27
Kaj Klaue, Consigliere comunale e capo gruppo per I Verdi del Ticino
Kaj Klaue
Diritto internazionale umanitario e mediazione dei conflitti: una via senza uscita?
Kaj Klaue, Consigliere comunale e capo gruppo per I Verdi del Ticino

Il mondo sta attraversando un periodo di intensa sofferenza ed è in momenti come questi che persone vulnerabili vengono uccise, prese in ostaggio e sottoposte a bombardamenti indiscriminati. È in momenti come questi che non possiamo rimanere indifferenti, ed è in momenti come questi che abbiamo più bisogno del DIRITTO. Il diritto acquisito dell'accordo tra Stati che hanno raggiunto un certo grado di civilizzazione. Non si tratta quindi di un diritto astratto, ma di un diritto di protezione. In termini giuridici, le regole sono state chiaramente stabilite dalla Carta delle Nazioni Unite.

Oggi le Convenzioni di Ginevra sono calpestate da alcuni Paesi che le hanno ratificate. Il rispetto delle leggi, benché condivise, accettate e ratificate, si è volatilizzato. Il messaggio del diritto internazionale umanitario sembra essere diventato un discorso storico senza via di uscita! Due milioni di Gazaouis vengono affamati e uccisi sotto gli occhi di tutti, e al Consiglio di Sicurezza dell'ONU gli Stati Uniti hanno posto il veto a un cessate il fuoco immediato per scopi umanitari.

Il tono dei contatti diplomatici è cambiato. Il rispetto del diritto umanitario internazionale viene respinto dal potere finanziario. La mediazione tra belligeranti sta perdendo l'ultimo granello di umanità. La Svizzera sta perdendo la sua attrattività come mediatore nei conflitti globali. Il Qatar, che non ha alcuna vocazione per le missioni umanitarie, sta accaparrandosi il ruolo di mediatore nei grandi conflitti. E non è una buona notizia vedere la Svizzera sostituita come mediatore in Ucraina e in Medio Oriente da un Paese che calpesta i diritti umani fondamentali.

Cosa dice oggi la Svizzera sul conflitto israelo-palestinese? Alcuni ambienti svizzeri e alcuni media svizzeri di lingua tedesca hanno espresso il loro sconcerto per la posizione assunta dalle Nazioni Unite, ritenendo che in nessuna parola della loro risoluzione sia espresso il diritto di Israele di difendersi. Uno storico ben istruito farebbe notare che questo conflitto non riguarda solo la difesa di Israele nel 2023, ma richiede la comprensione della successione di errori e di gravi falli politici che risalgono alla Seconda guerra mondiale.

La Svizzera non ha la capacità di "punire" i violatori del diritto internazionale umanitario. Può però basare le sue attività di mediazione sul diritto. La mediazione non deve in alcun modo essere punitivo, come abbiamo visto di recente con l'infelice azione del nostro DFAE, che ha recentemente sospeso temporaneamente i pagamenti a 11 movimenti in Palestina, rispondendo così ad alcuni partiti politici che volevano “punire” la Palestina. Questa azione si è risolta in un pasticcio deplorevole, poiché solo 3 organizzazioni palestinesi potevano essere interessate da queste sospensioni.

Il diritto internazionale umanitario è un passo avanti nell'avventura umana. La Svizzera ha la fortuna di essere un attore chiave. In questo campo, la Svizzera è sentita e ascoltata in tutto il mondo. Il diritto internazionale umanitario non è un dono della natura, e quindi dobbiamo prendercene cura costantemente. Dimenticarlo o considerarlo una via senza uscita permette di diffondere la sofferenza e l'ignoranza. Il diritto protegge. Preserva la nostra umanità di fronte all'inaccettabile. Ci piacerebbe molto sentire la voce del nostro Paese levarsi in difesa del diritto, del diritto internazionale umanitario. Per proteggere le persone più vulnerabili del nostro pianeta.

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COMMENTI
 

Granzio 3 mesi fa su tio
La Svizzera ha perso definitivamente la sua credibilità in qualità di mediatore

Ul Buzz 3 mesi fa su tio
Se penso ai poveri palestinesi ed alla nostra vecchia fama di Stato umanitario mi viene da piangere

Lux Von Alchemy 3 mesi fa su tio
Purtroppo i tempi sono cambiati. Sino a che non si metterà agli arresti la “potenza” che soggioga le altre, istituzioni internazionali incluse, le aberrazioni geopolitiche e del diritto internazionale continueranno ad imperversare. Oltre a dare un cattivissimo esempio, la cricca dei Global Gangster a capo della Superpotencia, annichilisce ogni voce contraria creando difficoltà nel farsi rimettere in riga. Per cui ben venga una nuova era BRICS.

Rhood 3 mesi fa su tio
Risposta a Lux Von Alchemy
Le nostre ditte per fortuna invece sono all’avanguardia nella tutela dei diritti umani… glen core, Credit Suisse ecc i numeri 1 dei diritti umani. Però li mei fa finta da nagot e impiastrare un po’ di carte utili solo alle pulirci coscienza

Keope1963 3 mesi fa su tio
Risposta a Lux Von Alchemy
Uaakkk.. d’accordo in parte ma l’ultima frase la contesto.. si passerebbe dalla padella alla brace!!

Lux Von Alchemy 3 mesi fa su tio
Risposta a Keope1963
Grazie. Mi permetto di suggerirti un maggiore approfondimento. Negli ultimi 70 anni siamo stati (Occidente Europeo) mentalmente manipolati da una propaganda ben strutturata. Esamina in modo approfondito, potrai rivalutare e meglio capire che forse si passa dal falso miraggio ad un potenziale di multiculturalità con veri progetti utili ad ogni parte. Diversamente da egemonia e bullismo guerrafondaio ed annichilimento di istituzioni e democrazie altrui.

Keope1963 3 mesi fa su tio
Risposta a Lux Von Alchemy
Non è con i paesi Brics che attiverà la luce in fondo al tunnel. Rimango della mia opinione, cambiare si ma non con il modello di certi/quei paesi.

bibis 3 mesi fa su tio
Risposta a Lux Von Alchemy
Immagino ti riferisca agli usa.. concordo su quello che scrivi, anche della nuova era BRICS. Devi però pensare che si ha ancora il ricordo della liberazione dell'Europa dal nazismo e dalla guerra e questo gli si deve riconoscere.. noi degli anni 70-80 l'abbiamo vissuto come strascico di un ricordo neanche troppo lontano mentre ora è tutto cambiato.. ma la storia rimane impressa.

Lux Von Alchemy 3 mesi fa su tio
Risposta a Keope1963
Questo non è detto. Il “modello” della corrotta, marcia, “demo-crazia” ccidentale purtroppo ha evidenziato nei decenni la sua fallimentare gestione. Credo non sia qui necessario fare una lista drammatica per dimostrarlo. Il vento del cambiamento serve, e nonostante la propaganda sui “difetti” di altri paesi, BRICS sono costruttivi e/o comunque un’opportunità. Staremo a vedere. I modelli di amministrazione di un paese, gestione, politica estera e scambio commerciale, esistono e si insegnano alla cattedra di Scienze Politiche, Sociologia, Geopolitica.

Lux Von Alchemy 3 mesi fa su tio
Risposta a Rhood
Credit Suisse? Suggerisco un approfondimento sulle attività di questo ex istituto nel credito al trading internazionale di armi, per citarne una di attività pro-sopravvivenza e protettrice degli umani diritti. Comunque troverai molto altro, devo dire purtroppo.

Rhood 3 mesi fa su tio
Risposta a Lux Von Alchemy
Infatti ipocrisia bella e buona …per parlare di certe cose dovremmo essere almeno minimamene puliti. Però essere puliti come Svizzera significherebbe un notevole ridimensionamento del nostro stile di vita….

Rhood 3 mesi fa su tio
Bla bla bla. Belle le favole. La Svizzera come fa mediare se è palesemente schierata ? Quando erano gli Usa e vassalli a bombardare e invadere a destra e sinistra dove era il suo Diritto? Scimmie siamo e scimmie restiamo … il resto sono discorsi da salotti borghesi
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