Cerca e trova immobili

ASSOCIAZIONE DARE«Accogliere chi fugge dal proprio paese è un dovere»

09.10.23 - 18:03
Le associazioni attive sul territorio che si occupano di accoglienza e integrazione condannano lo striscione comparso sul castello.
foto lettore Tio/20minuti
Fonte Comunicato
«Accogliere chi fugge dal proprio paese è un dovere»
Le associazioni attive sul territorio che si occupano di accoglienza e integrazione condannano lo striscione comparso sul castello.

BELLINZONA - A nome delle organizzazioni Associazione DaRe-Diritto a Restare, Associazione Franca, Centro culturale imam Ali, Tamil Youth Organisation e Associazione Antera attive sul territorio e che si occupano di accoglienza, integrazione e convivenza degli stranieri, deploriamo il messaggio ignobile riportato sullo striscione esposto al castello di Bellinzona, con la scritta «migranti a casa»

Riteniamo che questi gesti anonimi siano meschini e di nessuna utilità. La migrazione è sempre esistita e sempre più esisterà.

Il diritto di accogliere chi fugge dal proprio paese è un dovere ed una norma di legge valida per chiunque, quindi anche per noi svizzeri e ticinesi che ben conosciamo questa realtà per averla fortemente vissuta nel secolo scorso.

Il riconoscimento della loro presenza è una grande opportunità per il nostro paese: la retorica basata su "l'invasione di stranieri" e sulla loro occupazione lavorativa, è stata contraddetta dalla realtà a partire dal primo dopoguerra, dove migliaia di italiani, portoghesi ed altre nazionalità, hanno contribuito in modo preponderante al nostro attuale benessere economico. 

Siamo un paese che sta invecchiando, con molti anziani e con molte strutture adibite alla loro cura: già ora molte strutture non potrebbero funzionare senza il supporto di personale proveniente dall'estero.

Molte delle nostre aziende a conduzione famigliare fanno fatica a sopravvivere oppure stanno purtroppo chiudendo sotto la pressione di grandi multinazionali.

La difesa del nostro territorio richiede competenze e mano d'opera sia nell'ambito dell'agricoltura, che in quello della pastorizia.

Questi sono solo alcuni degli esempi dove le conoscenze e l'esperienza dei migranti possono portare un plus valore al nostro territorio, senza dimenticare tutta una serie di altri ambiti che spaziano dall'ingegneria agli scienziati, dai medici agli infermieri senza dimenticare tutta una serie di professioni tecnico-manuali che col tempo potrebbero sparire, quali la sartoria, la panetteria, ecc,ecc.

«Migranti a casa» pure significa che ogni persona non autoctona dovrebbe andarsene: in Ticino ciò significherebbe che italiani, tedeschi, francesi, ecc, dovrebbero abbandonare la Svizzera, visto che la migrazione non è solo quella à la carte e che si riferisce a quella che proviene «dai barconi».

L'integrazione a cui tutti noi auspichiamo, non è rivolta solo ai migranti ma a tutte le fasce sociali più deboli: si tratta di un lavoro di coesione sociale, avente lo scopo di avere e lasciare ai nostri figli e nipoti una società più giusta e moderna.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

Voilà 6 mesi fa su tio
La verità è che la migrazione è un problema, sia per quelli che emigrano che per noi. Uno degli effetti collaterali è l'avanzamento dell'estrema destra che sta avvenendo in tutta l'Europa.

CHGordola 6 mesi fa su tio
L'integrazione va nei due sensi, se alcuni individui che vengono accolti non sono pronti ad integrarsi, commettono reati su reati e non fanno nulla né per imparare lingua né per apprendere la cultura e come comportarsi (che tra l'altro non ci vuole molto, siamo molto liberi in CH), perché la gente dovrebbe fare tutti i sacrifici che sta facendo e accoglierli? Condanno cosa ha fatto il gruppo di estrema destra: ma non bisogna meravigliarsi nella reazione della popolazione. Preferirei utilizzare parte di quei soldi per diminuire il carico finanziario a cui sono sottoposti i giovani lavoratori e le famiglie che attualmente sono le categorie più colpite da tutti gli aumenti... o per altre cose

Porzarama 6 mesi fa su tio
Occorre AVERE non soltanto DARE

Livio 6 mesi fa su tio
Facile parlare con i sussidi dei contribuenti.

T-210 6 mesi fa su tio
Tutte belle associazioni probabilmente sussidiate e pronte a scendere in piazza per far valere i diritti mai democraticamente acquisiti nei loro paese. Pretendendo poi che la Svizzera intervenga. Tanto hanno tutto il tempo di manifestare e di cercare possibilità di finanziamenti. Basta con tutte queste associazioni!!!

Voilà 6 mesi fa su tio
Comprendo il motivo che li spinge a migrare, ma arrivare a dire che per noi è un'opportunità... E non vedo come i migranti potrebbero salvare aziende minacciate dalle multinazionali. Poi se ad occuparsi dell'integrazione è il Centro culturale imam Ali, se permettete, la cosa mi preoccupa un po'. Se per combattere il razzismo si raccontano fregnacce si perde di credibilità.

UtenteTio 6 mesi fa su tio
Se poi basta dire di essere perseguitato per motivi di genere o religione state certi che le porte sono spalancate! Hanno più diritto i sedicenti bisognosi che i domiciliati, e se il domiciliato ha uno straccio di appartamento se lo sogna il sussidio o la complementare AVS, ma se arrivi dall'Ucraina ed hai il Porche puoi girare anche senza assicurazione che tüt l'é bòn!
NOTIZIE PIÙ LETTE