Cerca e trova immobili

Fontanieri ticinesiCalore estivo e la temperatura dell’acqua potabile

28.07.23 - 11:27
Associazione fontanieri ticinesi
Ti-Press
Calore estivo e la temperatura dell’acqua potabile
Associazione fontanieri ticinesi

L’arrivo del caldo, in particolare in tempo di canicola, porta spesso con sé un aumento delle temperature dell’acqua distribuita attraverso la rete di acqua potabile. Questo si traduce talvolta in sensazioni sgradevoli dal profilo sensoriale: dal rubinetto di casa non scorre acqua fresca e rinfrescante, ma acqua piuttosto quasi tiepida. In realtà, l’esperienza sul campo mostra come anche in piena estate l’acqua distribuita in rete supera raramente i 15-17°C. Si tratta quindi soprattutto di una sensazione soggettiva, che nasce anche dall’immagine romantica di acqua fresca quindi di buona qualità. In effetti, anche a temperature più elevate, l’acqua distribuita resta di eccellente qualità.

Se non esiste un limite legale per la temperatura dell’acqua distribuita, le raccomandazioni nazionali e internazionali si trovano d’accordo fissando una soglia di 25°C come massimo accettabile. Gli effetti di un’acqua più “calda” sono essenzialmente di tipo microbiologico: i microorganismi possono in effetti proliferare più facilmente a temperature più elevate. Grazie però ai trattamenti messi in atto dai distributori, questo rischio è trascurabile: la carica batteria nell’acqua è molto bassa al momento dell’immissione in rete, ciò che impedisce una proliferazione significativa di batteri anche a temperature un po’ più elevate. Nessun effetto invece sulle caratteristiche minerali dell’acqua distribuita e quindi, in sintesi, sulla sua qualità. L’AFT sorveglia da molto vicino il fenomeno di aumento delle temperature, effetto nefasto dovuto al cambiamento climatico, ed è pronta a intervenire con soluzioni operative qualora in futuro le temperature dovessero aumentare ulteriormente. Per il momento però, i consumatori possono continuare ad approfittare tranquillamente dell’eccellente qualità dell’acqua distribuita in rete, anche se un po’ meno fresca del solito.

Associazione fontanieri ticinesi, Il presidente Matteo Negri

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

Nmemo 9 mesi fa su tio
L’acqua del rubinetto di casa ha il sapore, la temperatura e le caratteristiche della tubazioni interne dello stabile: sfugge alla responsabilità e ai requisiti di potabilità. I “fontanieri” dovrebbero agire nei Comuni che spesso non investono per la sostituzione di condotte vetuste e anche bucate. Dovesse ripetersi che una condotta bucata finisce in depressione passando sotto un luogo contaminato, potrebbero succedere cose serie. Il caso clamoroso capitato a Zermatt una sessantina di anni fa per una condotta in depressione sotto un letamaio non ricorda niente?

Aeriolo 9 mesi fa su tio
Io non bevo l acqua del rubinetto perché non ho i dati di ciò che contiene, il residuo fisso è alto e si sente con rischio di calcoli renali. Basta dire mille volte che l acqua è buona e di fonte che si ripete all infinito e tutti ci credono.

chris76 9 mesi fa su tio
Risposta a Aeriolo
l'acqua che esce dai nostri rubinetti rispetta i requisiti di legge! trovo assurdo andare a comperare acque minerali non gasate al supermercato con costi ecologici ingiustificati quando basta aprire il rubinetto... il residuo è alto (relativamente) solo in alcune regioni del cantone.

UtenteTio 9 mesi fa su tio
Risposta a Aeriolo
Mentre l'acqua in bottiglia che resta in magazzino per mesi, molte volte anche in capannoni e fuori dai negozi sotto la stecca del sole è sana al 101%?

UtenteTio 9 mesi fa su tio
La soluzione, mettere i tubi più a fondo, ovvero scavare di più per le condotte con il risultato che i costi per le nuove sottostrutture esploderanno (ma oramai è diventata una moda aumentare i prezzi anche dove non è giustificato). Egregio Presidente Negri, piuttosto come siamo messi con le perdite nei vari comuni? Perché parlando con uno specialista che gira a controllare le perdite, in alcuni comuni è più l'acqua che si perde di quella che arriva in certe case a causa del letargo cronico di alcuni municipali.
NOTIZIE PIÙ LETTE