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L'OSPITEVittoria per il Ticino? No, è solo la logica del meno peggio

11.12.19 - 16:28
Lorenzo Quadri, Consigliere nazionale per la Lega dei Ticinesi
Tipress
Vittoria per il Ticino? No, è solo la logica del meno peggio
Lorenzo Quadri, Consigliere nazionale per la Lega dei Ticinesi

Che la verde-anguria Regula Rytz (verde fuori, rossa dentro), posizionata a sinistra della sinistra, non sia stata eletta in Consiglio federale (cosa che peraltro era scontata fin dall'inizio) è un bene per la Svizzera ed anche per il Ticino. Una Sommaruga-bis in Consiglio federale - pro- asservimento all’UE, spalancatrice di frontiere e bramosa di saccheggiare le sempre più magre tasche dei cittadini con eco-tasse ed eco-balzelli nel nome dell'isterismo climatico - era proprio l'ultima cosa di cui avevamo bisogno.
Tentare tuttavia di spacciare la conferma di Cassis come una vittoria della Svizzera italiana è ridicolo. Ancora più fuori strada considerarla una dimostrazione di apprezzamento nei confronti del ministro PLR.

L'italianità con questa elezione c'entra zero. E' stata citata a più riprese solo per squalificare ulteriormente il tentato - e miseramente fallito - assalto poltronaro verde ("gauche-fauteuil"); per sottolineare come la sinistra, che si sciacqua la bocca con il rispetto delle minoranze, applica poi nella pratica tale principio. Ovvero: prima le cadreghe per noi, anche a scapito delle minoranze!

Ancora meno c'entra il lavoro svolto, o non svolto, da Cassis. Si è trattato semplicemente di un'elezione in base alle posizioni politiche: quelle di Cassis sono "meno peggio" - per il Ticino e per la Svizzera - di quelle di un'estremista rossoverde. E questo non certo perché Cassis è (in parte) ticinese, cosa che al Ticino non porta di per sé nulla. Sostenere un Consigliere federale solo in base alla provenienza geografica, a prescindere dalle sue posizioni, è un esercizio ad alto tasso di autolesionismo.

E adesso PF che nessuno tiri fuori la boiata del Consiglio federale a nove, che risponderebbe unicamente alla squallida logica dell' "aggiungi un posto a tavola".

 

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