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L'OSPITEUrgenza clima

04.09.19 - 10:00
Società ticinese di scienze naturali
tipress (archivio)
Urgenza clima
Società ticinese di scienze naturali

La Società ticinese di scienze naturali (STSN) è una sezione dell’Accademia svizzera di Scienze naturali (SCNAT) che riunisce ricercatori e appassionati delle diverse discipline scientifiche, nonché i responsabili di numerosi istituti di ricerca del Cantone.

Considerate alcune lettere apparse ultimamente sulla stampa volte a mettere in dubbio le cause antropiche del riscaldamento climatico la STSN ha deciso di esprimersi a riguardo, vista l’importanza e la priorità del tema.

La STSN ritiene fondamentale che il tema sia dibattuto pubblicamente, ma si appella affinché il dibattito si appoggi su corrette basi scientifiche, come quelle riassunte nel V° rapporto IPCC pubblicato nel 2014 e contestualizzate per quel che riguarda la Svizzera nel rapporto “Coup de projecteur sur le climat suisse” pubblicato dalla SCNAT nel 2016.

Sulla base di queste conoscenze scientifiche la STSN ritiene indispensabile adottare al più presto efficaci provvedimenti di protezione del clima come quelli ad esempio previsti dal Consiglio federale, che nella sua seduta dello scorso 28 agosto ha deciso di inasprire gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2, visto che «la Svizzera è molto colpita dai cambiamenti climatici poiché le temperature aumentano in misura doppia rispetto alla media mondiale».

Con l’obiettivo di contribuire ad un costruttivo dibattito che poggi su solide basi scientifiche la STSN riprende, con questa comunicazione, i contenuti della lettera aperta e petizione dello scorso 3 luglio ‘Il riscaldamento globale è di origine antropica’ promossa dal fisico italiano Roberto Buizza, coordinatore dell’iniziativa federata sulla climatologia. Lettera a cui hanno aderito centinaia di scienziati e intellettuali e, ad oggi, più di 21'000 persone.

In particolare è stata sottoscritta ad esempio dalle seguenti associazioni italiane: Associazione Italiana Scienze dall’Atmosfera e della Meteorologia (AISAN) , Associazione Meteo Professionisti (AMPRO), Comitato Glaciologico Italiano (CGI), Società Idrologica Italiana (SII) Società Italiana Scienze del Clima (SISC), Gruppo di scienziati per l’energia pulita, NIMBUS - Società Meteorologica Italiana, UNI-MET - Tavolo di coordinamento delle associazioni che si occupano di meteorologia, Centro di eccellenza CETEMPS, LaMMA - Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale per lo sviluppo sostenibile (consorzio pubblico della Regione Toscana e del Consiglio Nazionale delle Ricerche). Anche la STSN ha deciso di sottoscriverla.

Di seguito riportiamo buona parte del testo originale:

‘’ (...)
a) Dati osservati provenienti da una pluralità di fonti dicono che il sistema Terra è oggi sottoposto a variazioni climatiche molto marcate che stanno avvenendo su scale di tempo estremamente brevi;

b) Le osservazioni indicano chiaramente che le concentrazioni di gas serra in atmosfera, quali l’anidride carbonica e il metano, sono in continua crescita, soprattutto a partire dagli anni successivi alla seconda guerra mondiale, in seguito ad un utilizzo sempre più massiccio di combustibili fossili e al crescente diffondersi di alcune pratiche agricole, quali gli allevamenti intensivi;

c) Le misure dell’aumento dei gas-serra e delle variazioni del clima terrestre confermano ciò che la fisica di base ci dice e quanto i modelli del sistema Terra indicano: le attività antropiche sono la causa principale dei cambiamenti climatici a scala globale cui stiamo assistendo;

d) Migliaia di scienziati che studiano il clima del sistema Terra, la sua evoluzione e le attività umane, concordano sul fatto che ci sia una relazione di causa ed effetto tra l’aumento dei gas serra di origine antropica e l’aumento della temperatura globale terrestre, come confermato dai rapporti dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), che riassumono i risultati pubblicati dalla comunità scientifica globale;

e) I modelli numerici del sistema Terra basati sulle leggi della fisica sono gli strumenti più realistici che abbiamo a disposizione per studiare il clima, per analizzare le cause dei cambiamenti climatici osservati e per stimare possibili scenari di clima futuro; questi modelli sono sempre più affidabili grazie all’accrescimento della rete di osservazioni utilizzate per validare la loro qualità, al miglioramento della nostra conoscenza dei fenomeni che influenzano il clima e alla disponibilità di risorse computazionali ad alte prestazioni;

f) L’esistenza di una variabilità climatica di origine naturale non può essere addotta come argomento per negare o sminuire l’esistenza di un riscaldamento globale dovuto alle emissioni di gas serra; la variabilità naturale si sovrappone a quella di origine antropica, e la comunità scientifica possiede gli strumenti per analizzare entrambe le componenti e studiare le loro interazioni;

g) Gli scenari futuri "business as usual" (cioè in assenza di politiche di riduzione di emissioni di gas serra) prodotti da tutti i modelli del sistema Terra scientificamente accreditati, indicano che gli effetti dei cambiamenti climatici su innumerevoli settori della società e sugli ecosistemi naturali sono tali da mettere in pericolo lo sviluppo sostenibile della società come oggi la conosciamo, e quindi il futuro delle prossime generazioni;

h) Devono essere pertanto intraprese misure efficaci e urgenti per limitare le emissioni di gas serra e mantenere il riscaldamento globale ed i cambiamenti climatici ad esso associati al di sotto del livello di pericolo indicato dall'accordo di Parigi del 2015 (mantenere l’aumento della temperatura media globale ben al di sotto di 2 °C rispetto ai livelli pre-industriali, e perseguire sforzi volti a limitare l’aumento di temperatura a 1,5 °C);

Queste conclusioni sono basate su decine di migliaia di studi condotti in tutti i paesi del mondo dagli scienziati più accreditati che lavorano sul tema dei cambiamenti climatici. È sulla base di queste conclusioni che vanno prese decisioni importanti per la lotta ai cambiamenti climatici (...).

Concludiamo riaffermando con forza che il problema dei cambiamenti climatici è estremamente importante ed urgente, per l'Italia come per tutti i paesi del mondo. Politiche tese alla mitigazione e all'adattamento a questi cambiamenti climatici dovrebbero essere una priorità importante del dibattito politico nazionale per assicurare un futuro migliore alle prossime generazioni.’’

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