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L'OSPITEPovero Faloppia

09.09.18 - 09:31
Matteo Muschietti – resp. Dic. Ambiente Coldrerio
Ti-Press
Povero Faloppia
Matteo Muschietti – resp. Dic. Ambiente Coldrerio

Il 2018 è stato l’anno orribilis per questo corso d’acqua insubrico. Ben tre inquinamenti hanno portato alla devastazione della fauna e flora ittica. È un fiume che percorre la valle dei Mulini su suolo italiano per poi sconfinare su suolo elvetico a Seseglio e percorre tutto il verde sentiero della dorsale pedestre del Sotto-Penz.

L’origine di questi continui inquinamenti su suolo italiano è da attribuire in parte al depuratore di Ronago, ed in parte va accertata. La volontà di far cessare questa gravissima situazione è insista nella popolazione insubrica. Infatti si sono mosse le autorità di Rionago, il presidente della tutela ambientale della valle dei Mulini. Da parte svizzera il Sindaco di Chiasso, chi scrive, i pescatori del Mendrisiotto. Per Chiasso è indispensabile poter disporre di un Faloppia vivibile visto che esiste un progetto di naturalizzazione del fiume in via Soldini e Milano, che comporti l’accesso alle sue acque privo da qualsiasi rischio da parte popolazione di questi quartieri della cittadina di confine.

Per il momento l’Autorità superiore e precisamente il dip. Del Territorio, no ha ancora fato sapere le cause dell’ultimo inquinamento di giugno, ma esiste la volontà andare a scovarlo con l’aiuto della presidenza della Regio Insubrica. Non è possibile che in così pochi mesi questo corso d’acqua venga usurpato dall’uomo e reso sterile. L’acqua è un bene prezioso e insostituibile e lo abbiamo constatato durante questa estate rovente nel Mendrisiotto.

Ora a settembre è prevista una riunione a Mezzana organizzata dalla Regio Insubrica per trovare subito le soluzioni atte a far cessare questo scempio ambientale.

È proprio il caso di dirlo se non si trovano subito soluzioni appropriate, povero Faloppia.

 



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