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TECNOLOGIAApple pronta a svelare la nuova linea di iPad Pro e Air

05.03.24 - 06:30
I nuovi iPad Pro si preparano a rubare la scena all’evento di marzo, sempre che non sbuchi qualche nuovo prodotto, come magari un anello
IMAGO / NurPhoto
Apple pronta a svelare la nuova linea di iPad Pro e Air
I nuovi iPad Pro si preparano a rubare la scena all’evento di marzo, sempre che non sbuchi qualche nuovo prodotto, come magari un anello

SAVOSA - Entro la fine di marzo verranno presentate le novità primaverili di Apple. Secondo tradizione la primavera comincia con nuovi iPad, e anche quest’anno anche se al momento manca ancora una data ufficiale, sembra proprio che sarà così: nuovi iPad Pro e nuovi iPad Air, ma anche una rinfrescata di MacBook Air e forse anche un nuovo prodotto.

iPad Air - La novità in questo ambito sarà soprattutto il secondo modello da 12.9 pollici di diagonale che affiancherà quello da 10.9 pollici, la stessa dimensione del modello attuale. Stando a quanto riferiscono alcuni analisti attenti alle attività della filiera industriale, nel parla il sito DigiTimes, il pannello potrebbe essere un LCD retroilluminato, tecnologia non proprio nuovissima che al momento non viene utilizzata da Apple per nessun prodotto di quella dimensione (i pannelli degli iPad Pro sono Mini-LED) e quindi potrebbe essere quello previsto per i nuovi iPad Air 12.9. Il nuovo Air offrirebbe quindi le stesse dimensioni ma a prezzi decisamente più contenuti. Una strategia già utilizzata da Apple in passato, per esempio con l’iPhone Plus o il MacBook Air da 15 pollici. Per quanto riguarda il processore il nuovo iPad Air da 12.9 pollici è atteso con un processore M2, lo stesso inserito negli attuali iPad Pro, che anche se superato dai nuovi M3 garantisce comunque prestazioni di alto livello. In questo modo Apple potrebbe finalmente offrire un iPad di quelle dimensioni ad un prezzo di circa 800-900 franchi.

iPad Pro - Per evitare che i nuovi Air possano cannibalizzare la famiglia Pro a Cupertino devono rendere i modelli di punta un po’ più interessanti introducendo ovviamente delle modifiche hardware ma anche agendo sul design (praticamente invariato sin dal 2018). Per quanto riguarda le prime sembra scontato il passaggio ai processori M3 per entrambi i modelli. Un passaggio indispensabile per mantenere l’iPad Pro al top nel proprio settore per quanto riguarda le prestazioni e per provare a conquistare una fetta di mercato un po’ meno marginale nel settore dei videogiochi. Se dell’aggiornamento della CPU si è discusso relativamente poco, si fa invece un gran parlare dello schermo OLED che segnerebbe l’abbandono dei pannelli mini-LED. Al momento non è ancora chiaro se entrambi i modelli avranno questi nuovi schermi, ma questa scelta ci sembra più sensata perché permetterebbe ad entrambi i modelli Pro di differenziarsi anche esteticamente rispetto al passato e agli altri modelli. Gli schermi OLED sono infatti più sottili e questo permetterebbe di ridurre lo spessore dei dispositivi a soli 5 millimetri (circa il 16% in meno rispetto ai modelli attuali).

Tra le novità attese vi è inoltre la fotocamera Face ID posta lungo il bordo lungo, così da averla posizionata al centro quando l’iPad è in posizione orizzontale.

Il nuovo iPad Pro da 11 pollici di diagonale potrebbe avere un prezzo di circa 1000.- CHF, speriamo poco meno e quindi non troppo distante dal futuro iPad Air 12.9, e a circa 300.- CHF dal modello più grande. Quest’ultimo ha attirato molta attenzione e molti rumors. Stando alle fughe di notizie delle ultime settimane lo schermo sarà di 13.1 pollici con i bordi sempre più sottili. Anche in questo caso il prezzo del nuovo modello dovrebbe corrispondere più o meno ai prezzi attuali e quindi a partire dai 1250.- CHF.

Ad oggi queste sembrano essere le voci più accreditate, quelle su cui più o meno tutti gli esperti della rete sembrano essere d’accordo. Alcuni parlano però della possibilità di modelli ancora più spinti, magari con processori M3 Pro o Max o con quantitativi differenti di RAM, ma al momento non ci sembra che ci sia grande consenso in merito a queste varianti.

Accessori - Sembra essere praticamente certo che la tastiera “magica” avrà una nuova versione, con elementi in alluminio, una forma leggermente ripensata, alcuni parlano di un sensore Touch ID integrato, che però ci sembra non indispensabile essendoci il riconoscimento del volto. L’Apple Pencil potrebbe arrivare alla versione 3 mantenendo sostanzialmente le stesse caratteristiche ma aggiungendo l’opzione Find me per facilitarci la ricerca in caso la perdessimo.

MacBook Air - Nell’evento di fine inverso dovrebbero venir presentati anche i nuovi MacBook Air da 13 e da 15 pollici. In questo caso si parla unicamente di un aggiornamento dei processori alla generazione M3 con, forse, la possibilità di optare per un M3 Pro.

Vision Pro - Al momento non ci sono notizie ufficiali riguardo le vendite del nuovo dispositivo (stando ai dati relativi alle prevendite si parla di quasi 200 mila pezzi) e men che meno riguardo al suo arrivo in Europa. Ad inizio febbraio l’analista Ming-Chi Kuo ha pubblicato un tweet (si possono ancora chiamare così?) su X in cui ipotizzava di un possibile lancio (probabilmente prima nel Regno Unito e in Canada) entro la WWDC24 di giugno. Come da tradizione è probabile che Tim Cook utilizzerà l’evento di marzo per snocciolare i risultati dell’azienda e quindi anche del Vision Pro, speriamo che vi siano notizie precise anche sul suo arrivo in Europa.

Improbabile - Calandoci sempre più nelle voci di corridoio si potrebbe parlare anche di altri prodotti, per esempio i Mac mini che potrebbero abbandonare la generazione di processori M2 e adottare l’intera gamma dei nuovi M3. Questa, però, è un’eventualità sulla quale non ci sentiamo di sbilanciarci troppo perché la competizione che si aprirebbe tra il Mac mini e l’iMac M3 potrebbe danneggiare l’all in one presentato a fine 2023. Ricordiamo inoltre che negli anni passati Apple ha presentato un iMac con processore M1 ed ha deciso di evitare di aggiornalo con la generazione M2 lasciando ai Mac mini la seconda generazione delle CPU Apple Silicon. A nostro parere l’aggiornamento dei Mac mini potrebbe aver senso a patto di aprire anche gli iMac alle versioni Pro e Max degli M3, ma non ci sembra uno scenario molto probabile.

iMac M3 - Nella recensione di fine dicembre avevamo sottolineato tutte le criticità dell’iMac, legate soprattutto al prezzo e alle prestazioni. Dopo la recensione abbiamo potuto proseguire con il test per quasi due mesi e dobbiamo dire che pur confermando quanto scritto in merito al prezzo, i dubbi e le incertezze in merito alle prestazioni e alla dimensione dello schermo sono progressivamente svaniti. Lo schermo da 24 pollici è stato spostato in avanti di circa 10 centimetri rispetto a dove stava quello da 27 pollici e la differenza tra i due è praticamente svanita. Anche per quanto riguarda la potenza dobbiamo dire che l’M3 si è dimostrato decisamente all’altezza delle aspettative. Abbiamo giocato e lavorato senza mai nessun problema e ci è facile immaginare che questo computer potrebbe facilmente soddisfare tutte le esigenze di una famiglia per diversi anni.

One More Thing - La novità di questa primavera potrebbe essere un anello smart. Se la notizia dovesse trovare conferma l’anello intelligente di Apple non sarebbe una novità assoluta. Al momento il leader nel mercato è l’azienda Oura, che nel corso dell’ultimo anno ha venduto un milione di anelli smart. Non sarebbe la prima volta che Apple entra in un mercato dopo la concorrenza, ma questo non vuol dire che sia battuta già in partenza. Nella maggior parte dei casi ha dimostrato che l’attesa le ha permesso di presentarsi con un prodotto in molti casi superiore alla concorrenza riuscendo poi ad imporsi abbastanza rapidamente. L’annuncio di questo marzo, se così sarà, potrebbe permetterle magari di bruciare sul tempo un altro colosso dell’elettronica come Samsung pronto a debuttare con il proprio anello. L’anello smart avrebbe probabilmente il compito di registrare i nostri dati biometrici: saturazione del sangue, pressione arteriosa, battito cardiaco, tracciamento del sonno e chissà cos’altro. Funzioni che al momento svolgono già gli orologi, ma che in questo formato e senza schermi, sarebbe molto più discreto e avrebbe una durata della batteria decisamente maggiore, si parla di 5-7 giorni.

Come scrivevamo poco fa non si conosce ancora la data esatta di inizio della primavera in California, ma probabilmente porterà con se molti frutti.

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