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Un meme come un sogno in "Dream Scenario"

CINEMAUn meme come un sogno in "Dream Scenario"

20.11.23 - 06:30
Dal 16 novembre è al cinema il nuovo film di Kristoffer Borgli, con protagonista un Nicolas Cage molto in forma
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Un meme come un sogno in "Dream Scenario"
Dal 16 novembre è al cinema il nuovo film di Kristoffer Borgli, con protagonista un Nicolas Cage molto in forma

LUGANO - Virale senza volerlo. In prima pagina, ai notiziari. Sulla bocca di tutti senza aver detto nulla. Nei sogni di chiunque, senza essersi mai mostrato. È come il meme di una persona assolutamente inconsapevole, filmata e condivisa senza il suo consenso, "celebre" per qualche scroll e poi relegata di nuovo alla quotidianità dell'anonimato, ma con tutte le conseguenze che quei cinque minuti di riflettori sulla sua esistenza portano dietro e che non sono per forza positivi.

È un po', se vogliamo, la storia di un Nicolas Cage piuttosto in forma nei panni di Paul Matthews. Uomo comune, professore di biologia all'università con l'ambizione di scrivere un libro, ma che in tutti gli anni di studio ha trovato unicamente il coraggio di realizzare una tesi di master. Insoddisfatto, ma non troppo perché, in fondo, non è il tipo che vuole esporsi, è anche un papà di mezz'età. Che vede tutto progredire intorno a lui: come il coloratissimo autunno in cui veniamo scagliati sin dalle primissime battute di "Dream Scenario", come le figlie ormai adolescenti, come una ex collega che, per dirla come Paul, «ha pubblicato». Lui vorrebbe solo una spinta, essere citato, riconosciuto.

Ed è qui che si inserisce la bravura del regista norvegese Kristoffer Borgli che, pescando dall'ormai lontano 2006, ci ripropone l'esperimento "Ever dream this man?", in una chiave comica, grottesca e talvolta ansiogena. Perché Paul comincia ad apparire nei sogni di centinaia e poi migliaia di persone. Prima vicine a lui, poi sempre più lontane. Diventando un fenomeno mediatico e quindi mondiale. E lui si getta, si getta di testa, di gambe e di braccia in quella notorietà. Finché poi tutto si ribalta. E tutti coloro che pensavano "vorrei essere te" dicono "ho paura di te".

"Dream Scenario" è un film fisico, risentito e mentale. Nella sua "normalità" assume un carattere quasi distopico. Con un ambiente che ricorda molto alcuni episodi di "Black Mirror". I sogni di cui parla sono sogni lucidi, ma non di quelli in cui si sente di avere un controllo. Ma di quelli che si vivono tanto da percepirli come reali.

Borgli affronta così svariati temi, da quello del già citato meme alla cancel culture. Critica l'esposizione estrema di sé, il ritenersi a tal punto importanti da ritenere i propri traumi sempre più importanti degli altri e di qualsiasi cosa, tanto da sentirsi in diritto nel più placido dei modi del far soffrire perché si ha sofferto. Ma senza avere la disponibilità di affrontare in maniera approfondita e analitica ciò che si è provato.

"Dream scenario" è in sala dal 16 novembre, al Cinema Forum di Bellinzona, all'Arena di Locarno e Lugano e al Cinema Teatro di Mendrisio.

 

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