Cerca e trova immobili
Quei personaggi in cerca di una "Chimera"

CINEMAQuei personaggi in cerca di una "Chimera"

15.11.23 - 06:30
Il nuovo film di Alice Rohrwacher, nei cinema ticinesi dal 16 novembre, è un poetico e appassionante inno alla vita
IMAGO / ALBUM
Una scena de "La chimera".
Una scena de "La chimera".
Quei personaggi in cerca di una "Chimera"
Il nuovo film di Alice Rohrwacher, nei cinema ticinesi dal 16 novembre, è un poetico e appassionante inno alla vita

LUGANO - Giovedì 16 novembre arriva nelle sale ticinesi "La chimera", il nuovo film di Alice Rohrwacher. Prodotto da tempesta / Carlo Cresto-Dina con RaiCinema, in coproduzione con Ad Vitam Production e le ticinesi Amka Films Productions e Rsi Radiotelevisione Svizzera, è reduce dalla partecipazione in concorso all'ultimo Festival di Cannes.

Il film è ambientato nella Toscana degli anni '80. Una piccola città sul Mar Tirreno fa da cornice alle peripezie di un gruppo piuttosto sgangherato di "tombaroli", che per tirare a campare ricercano le antiche tombe etrusche e le svuotano, quando possibile, delle suppellettili che trovano al loro interno. Oggetti che vengono poi immessi sul mercato clandestino delle opere d'arte da un misterioso acquirente, Spartaco.

Che questo mestiere non sia privo di pericoli lo scopriamo da subito: le prime scene segnano il ritorno al paese dopo un arresto di Arthur, il protagonista. È un giovane inglese (interpretato da Josh O'Connor), percepito da tutti come un corpo estraneo (tanto da vivere in una catapecchia a ridosso delle mura, ma all'esterno) ma che ha una dote che lo rende prezioso e indispensabile per il gruppo, nonostante la sua laconicità e il carattere spigoloso. Arthur sa localizzare quasi senza fallo le sepolture sotterranee, tra boschi e spiagge.

Le ambientazioni sono tutt'altro che da cartolina, tra territori deturpati da impianti industriali, edifici abbandonati e rovine dell'urbanizzazione selvaggia degli anni '70. Lo spunto del film è autobiografico, spiega Rohrwacher: «Nel luogo in cui sono cresciuta capitava spesso di ascoltare storie di segreti ritrovamenti, di scavi clandestini e di avventure misteriose. Bastava restare in un bar la sera tardi, o fermarsi in una fraschetta di campagna per sentire di quel tale che col trattore aveva scoperchiato una tomba villanoviana, o dell'altro che scavando di notte vicino alla necropoli aveva rinvenuto una collana d'oro così lunga da poter circondare una casa, e dell'altro ancora che era divenuto ricco, in Svizzera, vendendo un vaso etrusco che aveva trovato nell'orto».

È proprio in Svizzera, su un battello da crociera che naviga su un lago - che ospita curatori di musei da tutto il mondo desiderosi di acquistare questi reperti - che il gruppo di tombaroli affronta Spartaco con la prospettiva dell'affare della vita. Arthur, però, non condivide il desiderio di arricchirsi che muove i compagni: è alla ricerca di un legame con il mondo sotterraneo, di un passaggio che gli consenta di ricatturare il passato e ricongiungersi con Beniamina, l'amore della sua vita che non c'è più. Quello che la terra custodisce (e che lui contribuisce a violare) dovrebbe rimanere celato agli occhi degli uomini. «Tu non sei fatta per questo mondo» dice Arthur a un certo punto, prendendo una scelta drastica e drammatica.

Rohrwacher conduce lo spettatore in un viaggio nel quale vita e morte si mescolano e diventa difficile distinguerle. Un film nel quale i personaggi inseguono una chimera, ovvero un'utopia, un sogno vano. C'è chi probabilmente non la raggiungerà mai e chi, per farlo, dovrà perdere se stesso. "La chimera" è un film sul tempo, che ci pone in condizione di guardare all'esistenza in un modo diverso dal solito. Un'opera poetica e appassionante, da scoprire pezzo dopo pezzo, con un cast all'altezza (che comprende Carol Duarte e Isabella Rossellini e la sorella della regista, Alba Rohrwacher) che affianca l'ottimo O'Connor, che a tratti sembra un fantasma che si muove in un mondo al quale non appartiene. Un inno alla vita che affonda le sue radici nell'ineluttabile, in ciò che è invisibile agli occhi ma segna le esistenze di tutti.

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE