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BELLINZONAIl diario 'segreto' di Nina, figlia dell'ex consigliere di Stato Giuseppe Buffi

26.08.11 - 08:45
"Ecco le parole che non ho mai detto a mio padre"
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Il diario 'segreto' di Nina, figlia dell'ex consigliere di Stato Giuseppe Buffi
"Ecco le parole che non ho mai detto a mio padre"

BELLINZONA – Uno stile pulito, scorrevole, piacevolmente romanzato. Leggi il diario online di Nina Buffi (http://unavitaunastoria.wordpress.com/) e ti sembra di essere all’interno di una favola. Vicende strettamente personali, raccontate dalla figlia del consigliere di Stato Giuseppe Buffi, deceduto nel luglio del 2000 nei pressi di Chioggia, in seguito a un incidente stradale dovuto a un malore. Proprio dai testi della 26enne studentessa universitaria a Losanna emergono lati inediti della personalità dell’ex ministro della scuola. “In un certo senso – spiega – ho pensato di affidare alla rete oltre alle mie esperienze personali, anche tutte le parole e le cose che non ero mai riuscita a dire a mio padre, considerando la mia giovane età”.

Riflessioni - Ha sempre amato la scrittura, sin da bambina. Un viaggio in Canada, due anni fa, le accende la scintilla. Nina inizia a scrivere e ancora a scrivere. Il blog, inizialmente dedicato ai suoi viaggi, diventa piano piano un vero e proprio diario personale. Fatto di riflessioni e di emozioni. “Ormai vado avanti da circa un anno e mezzo. Prendo spunto da quello che mi succede e mi metto a raccontare, magari a volte passano settimane tra un capitolo e l’altro”. L’ordine è sparso, la cronologia dei fatti non è sempre rispettata. Fatto quest’ultimo che rende ancora più affascinante l’opera online di Nina Buffi, attualmente alle prese con un dottorato in microtecnica.

L’isola verde - Dalle righe del diario di Nina traspare una grande tristezza, una nostalgia per gli anni vissuti con il padre. “Ho splendidi ricordi. Mio padre mi manca, tutti i giorni. Nel mio blog scrivo soprattutto dell’isola verde, vicino a Chioggia, in cui passavamo le ferie estive. È lì che ho conosciuto il vero Giuseppe Buffi. Mio papà lavorava parecchio. Lo vedevo soprattutto quando eravamo, appunto, in vacanza”. Nina descrive l’ex consigliere di Stato come un padre molto presente. “Giocavamo tantissimo a calcio in spiaggia. Io stavo in porta e lui tirava”. E poi ne traccia alcuni tratti inconfondibili. “Gli piaceva molto osservare e discutere delle situazioni che si ritrovava di fronte. Lo ricordo seduto a un tavolino, mentre guardava i passanti e parlava di tutto e di più”.

P.M.

 

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