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PeopleRicerca: zucchero filato per creare organi sintetici in laboratorio

23.02.09 - 19:04
Ricerca: zucchero filato per creare organi sintetici in laboratorio

Roma, 23 feb. (Adnkronos Salute) - Basterà un po' di zucchero filato per creare muscoli e organi in laboratorio, irrorati e nutriti ad hoc. Questo dolce vaporoso amato dai bambini, formato da una matassa di sottilissimi fili intrecciati, può essere usato proprio come una sagoma per far crescere reti vascolari artificiali all'interno di un tessuto ingegnerizzato. Ricorrere all'ingegneria tissutale per costruire parti del corpo in laboratorio non è più fantascienza. Ma via via che gli scienziati cercano di ottenere organi più complessi, si scontrano con la difficoltà di mimare le complesse reti vascolari che percorrono i tessuti, alimentandoli. Senza i capillari, collegati con il sistema circolatorio dell'organismo, i tessuti più complessi non possono ricevere le sostanze nutritive di cui hanno bisogno. Così Jason Spector del New York Presbyterian Hospital e Leon Bellan della Cornell University hanno pensato a una soluzione dolce.

Il tutto è partito dall'osservazione che lo zucchero filato ha una struttura tentacolare non diversa da quella della rete dei capillari. Così i ricercatori hanno realizzato uno speciale zucchero filato, all'interno di una resina che diventava dura dopo un giorno. Poi i ricercatori hanno dissolto lo zucchero usando acqua e alcol per ottenere un solido cubo, con all'interno un reticolo di canali frutto dell'impronta del dolciume 'lavato via'. Usando un microscopio elettronico e uno scanner, i ricercatori hanno visto che i canali erano simili per dimensioni e architettura a quelli reali. Per capire se il sangue potesse fluire facilmente nel materiale, i ricercatori hanno pompato sangue di ratto con particelle fluorescenti nella rete. Scoprendo che il sistema funziona benissimo. Ora gli scienziati stanno lavorando per creare degli stampi usando una resina biodegradabile, mixata con cellule di un tessuto particolare e con i canali che percorrono lo stampo ricoperti di cellule dei vasi sanguigni. Quando queste cresceranno, la resina dovrebbe sparire gradualmente, per lasciare un campione di tessuto artificiale dotato della sua rete di vasi. Una volta impiantato nell'organismo, i chirurghi potranno collegare il nuovo 'pezzo' con il sistema vascolare dell'ospite. Questo potrebbe aprire la strada all'impianto di tessuti sintetici tridimensionali e costituire, dice Bellan a 'New Scientist': un passo importante verso gli organi artificiali.

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