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INTERNETLo psicologo: 'Sempre meno famiglia, sempre più internet'

20.10.08 - 11:36
Lo psicologo: 'Sempre meno famiglia, sempre più internet'
BELLINZONA - Giovani e internet. Un rapporto sempre più stretto. L'ISPA ha lanciato l'allarme oggi: 70.000 le persone dipendenti da internet. Insomma, internet può diventare patologia di massa in un mondo in cui è sempre più facile conoscere nuove persone (si veda il successo di facebook), ma dove sono sempre più rare le possibilità di aggregazione nelle piazze, negli oratori, nei centri giovanili. Secondo Fabian Bazzana, presidente dell'ATPP, associazione degli psicologi e psicoterapeuti Ticinesi la dipendenza da Internet è da considerare come le altre patologie.

Dottor Bazzana, una persona che usa internet deve preoccuparsi quando...
"Quando lo strumento diventa l'obiettivo. Internet è un mezzo fantastico, che però se diventa fine a se stesso, diventa uno strumento molto pericoloso. La patologia nasce quando l'utilizzo indiscriminato di internet crea una compromissione importante nella vita e nelle relazioni sociali di una persona. Il mezzo, che può essere potenzialmente positivo, diventa patologico. E in questo caso bisogna attuare un lavoro di rieducazione, come nelle dipendenze, attraverso la disuassefazione dal consumo dello strumento. Bisogna riabituarsi a ricreare delle modalità di vita di socializzazione e di contatto con l'altro".


E' un problema conosciuto anche nel suo lavoro?
"Assolutamente. E' un fenomeno in crescendo, chiaramente. E vi sono persone che faticano sempre di piu a gestire la relazione con il mezzo mediatico e passano la maggiorparte del loro tempo collegati alla rete. La distanza da internet provoca ansie e preoccupazioni. Se la persona non riesce ad accedere, per esempio, alla chat sta male".


Avete pensato di sensibilizzare a livello cantonale un uso piu corretto di internet?

"Delle campagne informative ne sono già state fatte. E nella scuola i docenti sono tenuti, quando incontrano i genitori, a ribadire l'importanza di fare attenzione e di controllare l'utilizzo di internet dei bambini, sia in quantità, sia in qualità".


E poi c'è il ruolo del genitore...
"Questo implica chiaramente la responsabilità del genitore stesso nell'assumersi questo compito. Un compito che dovrebbe tradursi in più tempo con i propri figli. Questo penso che sia uno dei problemi più importanti oggi, anche perché sempre più Internet sostituisce molte delle attività familiari e sociali".

E' esagerato affermare che Internet si sostituisce alla famiglia?
"No, non credo che sia esagerato. Da una parte potremmo vedere positivamente il fatto che internet offra la possibilità di comunicare in maniera molto semplice e rapida. Il problema nasce quando l'esperienza diventa esclusivamente virtuale. Il soggetto si crea la propria identità, un alias tutto diverso in cui si instaura una relazione irreale e irrealistica. Da qui nasce lo scollamento tra quello che il soggetto si crea e quello che egli sperimenta nella realtà".


Internet può essere la causa di separazioni?
"Partiamo innanzitutto dal presupposto che internet può permettere di conoscere delle persone e costituire un buon strumento di contatto sociale. Se ci guardiammo attorno, oggi le possibilità di conoscere altre persone sono molto più difficili di un tempo. E questo vale anche per i ragazzini: se una volta potevano esserci i doposcuola, le parrocchie, oggi assistiamo a una offerta sempre più limitata di queste offerte aggregative. I centri giovanili poi sono rari. Internet però ha anche i suoi effetti negativi: molte volte parte tutto come un gioco. Il soggetto è insoddisfatto e si crea un mondo parallelo e, in sostanza, una nuova identità. All'inizio è tutto soltanto un gioco, ma poi il pericolo è che la cosa possa prendere la mano".

E molte donne e uomini sposati vanno sulle chat per trovare una valvola di sfogo in una vita coniugale che delude...
"In questo caso internet ha una funzione compensatoria. Il soggetto si crea una identità fittizia in cui riesce a sentirsi speciale, perché dall'altra parte c'è qualcuno che lo apprezza. E fare tutto ciò nella vita reale e concreta è molto piu difficile. Il confine tra il reale e l'immaginario rischia di assottigliarsi, e questo può creare dei disastri".

p.d'a.

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