Roma, 11 set. (Adnkronos Salute) - Batteri sotto accusa. Sembra infatti che alcuni casi misteriosi di morte in culla (Sids) fra i neonati siano legati proprio a infezioni batteriche. E' quanto emerge da uno studio pubblicato sugli 'Archives of Disease in Childhood', che cerca di far luce sulle morti improvvise fra i bebè, circa 250 l'anno solo in Gran Bretagna. Il team diretto da Paul Goldwater, del Women's and Children's Hospital dell'Università di Adelaide (Australia), è convinto che in alcuni casi queste morti siano legate a infezioni batteriche. I ricercatori hanno esaminato i risultati delle autopsie di 130 bimbi morti per Sids (Sindrome della morte improvvisa infantile), scoprendo che 32 erano dovute a una infezione e 33 a cause diverse. Poi lo studioso ha esaminato i batteri isolati da siti normalmente 'sterili' - come il fluido cerebrospinale - nel corpo delle piccole vittime, confrontando i risultati con quelli di 65 bimbi di controllo, che avevano perso la vita in incidenti stradali.
Così si è scoperto che le infezioni nei siti sterili erano rare nei piccoli morti per cause diverse, ma relativamente comuni sia nelle piccole vittime della Sids, sia in quelle morte a causa di una infezione. In molti casi l'infezione era causata da Stafilococco aureo, un batterio particolarmente virulento. "La scoperta del microrganismo in un sito normalmente sterile e in una larga parte dei casi di Sids - conclude Goldwater - potrebbe indicare che una parte di questi piccoli è morta per una malattia da stafilococco". Insomma, dietro alcuni decessi misteriosi che possono verificarsi nella primissima infanzia ci sarebbero batteri particolarmente insidiosi.