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Milano, 16 nov. (Adnkronos Salute) - Sono circa 500 mila le coppie italiane che faticano ad avere un bebe’. Ma nonostante le difficolta’ ben 300 mila (il 60%) non cercano aiuto. E, quando lo fanno, in 100 mila (il 20%) abbandonano prima di raggiungere un risultato. Questi i numeri diffusi oggi a Milano alla presentazione di Act Italia, gruppo italiano per l’aiuto al concepimento, ‘figlio’ del progetto globale Act International (Assistited Conception Taskforce). Si tratta di un gruppo indipendente che si avvale delle competenze di medici specialisti (andrologo, biologo, esperti di medicina della riproduzione, ginecologi, medico di base e psicologo) e di un’associazione di pazienti, per aiutare le coppie con difficoltà di concepimento a orientarsi nella ricerca di una soluzione. Il tutto grazie ad ‘armi’ fra cui una miniguida ‘ad hoc’, un sito internet apposito e un numero verde. Secondo una recente indagine Doxa, solo il 12% delle donne italiane si sente correttamente informato. Inoltre, il 38% delle coppie che hanno effettivamente cercato informazioni ha riscontrato discrepanze sulle indicazioni ricevute e ha provato disorientamento nell’identificare la fonte più attendibile cui rivolgersi. ‘’Purtroppo il numero di coppie che tuttora non ricevono l’aiuto adeguato rimane troppo elevato’’, sostiene Andrea Borini, direttore sanitario della Tecnobios Procreazione di Bologna e presidente di Act Italia. L’associazione punta ad ‘’informare e coinvolgere il maggior numero possibile di medici, specialisti e centri specializzati perché si impegnino a fornire alle coppie la migliore assistenza. Ma soprattutto vuole comunicare in modo diretto alle coppie - spiega Borini - affinché siano in grado di affrontare serenamente il percorso verso il concepimento di un figlio, anche nel momento in cui dovessero incontrare delle difficoltà’’. Secondo Donatella Caione, presidente di Mammeonline e membro Act Italia, ‘’la difficolta’ ad avere bambini è un dramma personale, spesso affrontato nella solitudine più completa’’. Una situazione ‘’aggravata da pregiudizi sociali che possono anche allontanare dalla ricerca di una soluzione. Nell’informare correttamente i pazienti - continua la Caione - è fondamentale ricordare che per risolvere il problema non sempre dovranno ricorrere alle opzioni terapeutiche più impegnative’’. Contro solitudine, disorientamento e incertezza sui percorsi da seguire e le persone a cui rivolgersi Act Italia ha messo a punto una serie di materiali e strumenti per gli aspiranti genitori: la miniguida ‘Se il figlio non arriva’, da sfogliare ‘’tenendo a mente che nel mondo ben una coppia su sei ha lo stesso problema’’. Consente di comprendere e vivere consapevolmente il percorso, dai rapporti sessuali alla ricerca dell’aiuto medico, ai trattamenti necessari. Ci sono, poi, un sito internet (www.assistedconception.it), e un numero verde (800.199884), per conoscere l’associazione e ricevere la mini-guida. Inoltre Act Italia sta promuovendo presso tutti i centri italiani di medicina della riproduzione una serie di principi (basati su informazione, supporto e scelta) ‘’volti a garantire alle coppie - spiega Borini - la possibilità di ricevere informazioni corrette ed essere seguite e supportate nelle loro scelte’’. I centri aderenti esporranno presso i loro locali il certificato e la Carta degli Impegni Act. (Mal/Adnkronos Salute)
