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PeopleSALUTE: INCONTINENTE UN'ITALIANA SU 10, PROBLEMA 'TABU'' PER 3 SU 5

15.11.05 - 14:50
SALUTE: INCONTINENTE UN'ITALIANA SU 10, PROBLEMA 'TABU'' PER 3 SU 5

Milano, 15 nov. (Adnkronos Salute) - Si vergognano e soffrono in silenzio, rinunciando ai piccoli piaceri della vita quotidiana e rischiando ansia e depressione. Per gli italiani l’incontinenza urinaria resta un tabu’. Il problema colpisce sette connazionali su cento: il 2% degli uomini e il 12% delle donne. E sono proprio loro le piu’ pudiche e restie a confidarsi con il medico. Tre su cinque rimandano la visita e quasi il 40% si confessa solo alle amiche, al contrario dei malati di sesso maschile che sopportano meno il disagio, non parlano con gli amici, ma con l’esperto, e in oltre il 60% dei casi ‘scaricano’ il peso del problema sulla partner. A fotografare i numeri del disturbo e la percezione di sani e malati e’ un’indagine condotta dall’istituto di ricerca SWG per conto della Fondazione italiana continenza, associazione no-profit impegnata in un’opera di sensibilizzazione a 360 gradi. Il sondaggio, presentato oggi a Milano, ha coinvolto un campione di 3 mila concittadini rappresentativo degli italiani tra i 18 i 70 anni. Parola di specialisti, la prima nemica delle persone con incontinenza e’ la disinformazione generale, che porta chi sperimenta il problema sulla propria pelle a nascondersi e a chiudersi in se stesso. Tre intervistati su quattro, infatti, non hanno alcuna informazione sulla malattia nonostante la sua diffusione, che arriva al 10% tra gli over 55, e benche’ una persona su quattro conosca bene qualcuno che ne soffre. L’incontinenza urinaria, emerge inoltre dall’indagine, non viene considerata una vera e propria malattia nemmeno da chi l’ha. Viene definita un semplice ‘malessere’ legato all’eta’ o allo stress. E cosi’, nella maggior parte dei casi, invece di chiedere aiuto al medico i pazienti fanno da soli e si rassegnano a convivere con il loro problema: vanno in bagno piu’ spesso, utilizzano ausili ad hoc, bevono di meno e si costringono in abiti ‘punitivi’ per essere sicuri di mascherare le eventuali perdite. Non solo: si muovono poco per limitare gli sforzi fisici, responsabili della forma piu’ comune della patologia, e modificano le proprie abitudini fino addirittura a rinunciare ai passatempi fuori casa o a uscire solo dopo aver ‘mappato’ la disposizione delle toilette lungo il percorso che seguiranno. Il disturbo, risulta ancora dalla ricerca, non rovina la vita soltanto ai pazienti, ma anche a chi vive accanto a loro. Quasi il 5% degli italiani ha un malato di incontinenza urinaria a carico: per lo piu’ anziani, meno riluttanti a confidarsi e piu’ bisognosi di cure e conforto. Compiti ricadono sui familiari e che nel 73% dei casi vengono giudicati gravosi dal punto di vista emotivo ed economico. In particolare, circa il 2% di chi assiste un malato di questo tipo chiede che i farmaci specifici vengano rimborsati, riferisce una nota. Quanto alla necessita’ di piu’ informazione, il 29% del campione vorrebbe piu’ notizie sul tema dal proprio medico, il 17% dai mass-media e il 7% dai centri specializzati. (Red-Opa/Adnkronos Salute)

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