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ITALIARocco Siffredi e «le molestie» alla giornalista, dopo l'intervista

20.03.24 - 18:01
Secondo una fonte del Corriere della Sera, messaggi e avances sessuali sarebbero ora oggetto di una denuncia.
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Fonte Corriere della Sera
Rocco Siffredi e «le molestie» alla giornalista, dopo l'intervista
Secondo una fonte del Corriere della Sera, messaggi e avances sessuali sarebbero ora oggetto di una denuncia.

ROMA - Messaggi scritti e vocali a corredo di una denuncia ben dettagliata. È quanto l'avvocato ha consegnato al commissariato di Polizia a Roma per conto di quella che si definisce vittima di molestie, al momento solo presunte.

Protagonista è appunto lei, la vittima: una giornalista italiana. Professionista che, secondo quanto appreso dal Corriere della Sera avrebbe chiesto e ottenuto di intervistare il divo dell'hard, Rocco Tano, in arte Siffredi.

I fatti risalirebbero al 2023. A seguito della richiesta di intervista, la giornalista e l'attore si scambiano messaggi, definiti nella denuncia «colloquiali e gentili». In particolare in uno di questi, il divo avrebbe scaricato una foto della donna per mandargliela poi con tanto di complimenti. Lusinghe a cui la donna riferisce di non aver dato peso.

L'incontro per l'intervista avverrà poi successivamente, esattamente il 15 marzo nella hall dell'Hotel Parco dei Principi. Due ore di colloquio registrati consensualmente. Quando tutto finisce riprendono i messaggi. In uno di questi, vocale, l'attore porno definisce la sua intervistatrice «troppo carina e bona», aggiungendo che al contatto con lei «mi stavi a fa venì proprio una roba un po' particolare».

L'articolo verrà pubblicato dopo aver subito delle correzioni, richieste da Siffredi e da chi lavora con lui e concordate con l'editore, nonostante il contenuto fosse frutto di puntuali sbobinature. Tutto sembra poi definito, esce l'intervista ma l'artista contatta nuovamente l'autrice del pezzo. «Ho letto il tuo articolo (...) non sei una giornalista, sei una approfittatrice, per vendere i tuoi articolini gonfiati ci metti tanto del tuo». Ma non è tutto, perché a questo sarebbero poi seguite volgarità riferite alla vita sessuale della giornalista.

Proprio quest'ultima lo avvisa che un comportamento simile potrebbe portare a un denuncia, ammonendolo di finirla lì e mettendo a conoscenza anche l'entourage di Siffredi. Che nuovamente, in successivi messaggi, si lamenta di quanto pubblicato («hai forzato tutto come se fossi pazzo»), alternandoli a scuse e ad altre rivendicazioni: «Mi sono sentito usato». Il tutto condito, sempre a detta di chi accusa, da telefonate alle quali la querelante dice di non aver risposto.

Risultato? «Uno stato di forte agitazione» nella donna. Che ha dunque dovuto rivolgersi al «medico curante, il quale mi ha prescritto farmaci per il mio stato ansioso e i crampi addominali». Condizione tale per cui l'avvocato della donna prefigura il reato di molestie, anche di tipo sessuale.

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