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ITALIAgIANMARIA e la salute mentale: «Sono in terapia». E parla della solitudine a Milano

13.03.24 - 16:30
Il cantautore vicentino si confronta con la solitudine, l'apertura ai rapporti e il viaggio verso l'equilibrio psicologico.
IMAGO / Gruppo LiveMedia
Fonte Corriere della Sera
gIANMARIA e la salute mentale: «Sono in terapia». E parla della solitudine a Milano
Il cantautore vicentino si confronta con la solitudine, l'apertura ai rapporti e il viaggio verso l'equilibrio psicologico.

MILANO - Durante la sua apparizione al Paranoia Festival, un evento che mira a discutere apertamente di questioni mentali tra le generazioni, gIANMARIA, cantautore vicentino classe 2002 - lo abbiamo visto di recente a Sanremo con il brano "Mostri" - ha parlato della sua esperienza personale su come affrontare il disagio mentale e l'importanza del percorso di guarigione personale. Questo non è un caso isolato nel mondo della musica contemporanea: sempre più artisti rompono il silenzio e affrontano apertamente tematiche di questo tipo. È il caso di Sangiovanni che si è ritirato momentaneamente dalle scene a causa di problemi psicologici. Ma anche Fedez in passato non ha fatto mistero del suo malessere.

Intervistato dal Corriere della Sera, Gianmaria ha ribadito l'importanza di «riuscire a fermarsi in tempo, individuare il problema e capire di dover rallentare, non fermarsi significa aver superato i limiti senza rendersene conto». Gianmaria ha rivelato di essere in terapia da poco tempo e di trarne notevole beneficio, sottolineando che Il bonus psicologo rappresenta un passo avanti per il proprio benessere.

Il cantante ha anche affrontato il tema della solitudine, un sentimento con cui si confronta regolarmente. Ammette di aver avuto difficoltà nel costruire amicizie significative, soprattutto a Milano, («In tre anni e mezzo solo un'amicizia») attribuendo ciò alla priorità data al lavoro e ai risultati, ma adesso - dice - «sto cercando di lavorare sui rapporti ed essere più aperto, in primis anche per apprendere dalle altre persone».

Secondo Gianmaria gli adulti spesso fanno fatica a comprendere i problemi dei giovani, attribuendo questa discrepanza alla differenza generazionale. Tuttavia, ha espresso fiducia nel potere dell'educazione per sensibilizzare anche gli adulti.

Interrogato sulla società contemporanea, ha rivelato di non porsi molte domande al riguardo, sostenendo di svolgere un'esistenza alquanto particolare: «Ho una vita extra-ordinaria rispetto a un giovane normale» ha raccontato. La società comunque impone molte richieste, ma ha enfatizzato la necessità di non darle la colpa e di concentrarsi sul benessere individuale.

Sulla questione delle pressioni nel mondo musicale, Gianmaria ha ammesso di sentire la forte pressione del settore, facendo notare che non bisogna lasciarsi coinvolgere nella ricerca di risultati immediati e non bisogna farsi sopraffare dalle aspettative del mercato e del pubblico.

Riguardo al suo processo creativo, Gianmaria ha rivelato che scrivere comporta fatica: «È un modo per mettermi alla prova e mi sfianca nel senso più reale e tangibile della parola» e ha sottolineato che confrontarsi con esperienze vissute o immaginate rappresenta una potente ed emozionante attività che raggiunge il suo apice nella musica.

Parlando dei suoi timori per il futuro, rivela di aver paura di perdersi «dietro ai risultati, al lavoro, e perdere il dialogo con se stesso», evidenziando in queste situazioni l'importanza delle persone care quando ci si sente in difficoltà.

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