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Una bolla da far scoppiare

LUGANO Una bolla da far scoppiare

06.12.23 - 06:30
L'artista ticinese Shakry ha appena pubblicato il suo nuovo Ep "Bolla" su tutte le piattaforme
Cristina Lapusella
Una bolla da far scoppiare
L'artista ticinese Shakry ha appena pubblicato il suo nuovo Ep "Bolla" su tutte le piattaforme

LUGANO - Nata a Locarno e luganese d'adozione, l'artista Cristina Lapusella (in arte Shakry) ha recentemente sfornato il suo nuovo Ep "Bolla": «Parla della necessità di uscire dalla propria comfort zone», racconta in intervista a tio/20minuti. 

Da dove nasce la tua passione per la musica? 
«La passione è sempre stata presente nella mia vita. Ho iniziato a rendermi conto solo quattro anni fa di quanto fosse importante esprimermi attraverso la musica e farne qualcosa di bello per quelli che mi ascoltano e si riconoscono in quello che dico. Mi piace mettere di buon umore, che di questi tempi ci vuole proprio». 

Quali esperienze hai raccolto finora? 
«Ho collaborato con vari artisti ticinesi, esibendomi anche dal vivo. L'esperienza più soddisfacente è stata quella di avere creato il mio Ep. Ho tanti sogni nel cassetto e spero di poterli presto realizzare. Uno di questi è farmi conoscere e progredire nel mondo della musica». 

Con chi collabori per produrre e diffondere i tuoi brani? 
«Sono un’artista indipendente. Scrivo i miei testi (sia in inglese che in italiano) in maniera del tutto autonoma e li faccio produrre da Roberto Colombo di HRS Studio. Oltre alla parte musicale mi occupo anche dell'editing di foto e videoclip e dei contenuti social».

Qual'è il messaggio del brano? 
«Parla della necessità di uscire dalla propria bolla, la cosiddetta "comfort zone". Per quanto sia bello starci, ci impedisce di vivere esperienze molto importanti. Personalmente ho scritto il brano per augurarmi un nuovo inizio e per mostrarmi al mondo con i miei difetti e le mie insicurezze». 

Come ti approcci al processo creativo? 
«È un lavoro che chiede molto tempo e dedizione. Solitamente parto con la chitarra o il pianoforte e comincio a buttar giù qualche nota. Altre volte, invece, comincio a lavorare sulle basi create dal mio produttore. Una cosa che posso dire è che prima della nascita di "Bolla" avevo utilizzato la stessa base per scrivere un altro testo, ma non mi soddisfaceva. Sono dunque ripartita da zero e non mi sono fermata finché non l'ho sentito mio».

Da dove trai ispirazione?
«Mi ispiro a quello che vivo e percepisco nella mia quotidianità. Ascolto molta musica di generi differenti e sono sempre a caccia di nuovi suoni. Al momento ascolto Fulminacci, Loreen e Bow Anderson. Solitamente ho in testa delle immagini e dei colori che mi aiutano a capire meglio la direzione in cui voglio andare».  

 

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