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A escluderlo sono i risultati dei primi esami tossicologici sul 54enne
NEW YORK - Il decesso di Matthew Perry non sarebbe da attribuire a una overdose di fentanyl né di metanfetamina. Lo afferma il sito di gossip statunitense Tmz sulla base dei test tossicologici preliminari.
Gli investigatori hanno spiegato che sono in corso analisi più approfondite, così da appurare se nel sangue dell'attore 54enne fossero presenti tracce di sostanze illegali oppure se avesse assunto medicamenti in dosi dannose per l'organismo.
Nell'appartamento dove l'attore è stato ritrovato privo di vita sono stati rinvenuti farmaci, risultati correttamente prescritti. Ci potrebbero volere tra i quattro e i sei mesi per conoscere la causa del decesso.
