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LUGANOAl Foce si entra in una biblioteca umana

10.10.23 - 06:30
Ecco uno spettacolo che mette in scena l'archivio della vita
Depositphotos (amedvedev)
Al Foce si entra in una biblioteca umana
Ecco uno spettacolo che mette in scena l'archivio della vita

LUGANO - Storie di vita. Che vogliono essere dette per ciò che sono. Senza fronzoli, crude e giuste. Sono quelle che caratterizzano la Biblioteca umana, un'iniziativa nata nel 2000 a Copenhagen e che ha ispirato la scrittrice e docente di tedesco Valentina Giuliani in un libro pubblicato nel 2022. Un'ispirazione da cui ora nasce una pièce teatrale che andrà in scena questa sera al Foce di Lugano.

Sul palco dello Studio prenderanno vita grazie alla voce di Emanuele Santoro alcuni dei personaggi contenuti nel libro “La biblioteca umana” di Giuliani. Saranno tutti racconti brevi e che vogliono essere un trampolino tra i pregiudizi che possono toccare il pubblico e tra la realtà vera di quella che è la vita di una persona.

Di norma, la biblioteca vivente è ciò che avviene quando due persone, di cui una discriminata in genere per il colore della sua pelle, il suo orientamento sessuale o per il suo stile di vita in generale, si incontrano e cominciano a parlare. L'individuo “etichettato” si presta a rispondere alle domande più disparate, con l'obiettivo di rompere i tabù che caratterizzano chi chiede.

Originariamente, l’iniziativa era nata in risposta a un episodio di razzismo avvenuto in Danimarca. L'evento originale, ideato e sviluppato da Ronni e Dany Abergel nella cornice del Roskilde Festival, consisteva nella presentazione di oltre cinquanta “titoli” nell'arco di otto ore e per quattro giorni a settimana.

Oggi nota come “Human Library Organization”, è presente in oltre 85 Paesi. I libri sono persone che si raccontano e chiunque si senta assoggettato da stereotipi o da dinamiche discriminanti può richiedere di diventare un titolo dell'archivio, raccontando la propria storia. In alcuni casi si può anche partecipare a eventi in cui porre delle domande direttamente ai “libri”.

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