Cerca e trova immobili
I giorni della Fenice

LOCARNOI giorni della Fenice

11.09.23 - 06:30
La cantante Giulia Bevilacqua - in arte Fenice - è alle prese con il suo nuovo singolo "Mathilda"
Fenice
I giorni della Fenice
La cantante Giulia Bevilacqua - in arte Fenice - è alle prese con il suo nuovo singolo "Mathilda"

LOCARNO - Giulia Bevilacqua - in arte Fenice - è stata studente del celebre insegnante di canto Michele Fischietti e studia canto lirico al conservatorio di Como. La sua carriera musicale è costellata di difficoltà e delusioni, ma anche di grandi soddisfazioni. Si è lanciata a capofitto nel ventre del mostro - l'industria della musica pop in Italia -, sfornando successi come "Mariposa" e"Universi Paralleli". Forte delle esperienze acquisite come pianobarista negli alberghi ticinesi è attualmente alle prese con il suo nuovo singolo"Mathilda", che uscirà a breve. 

Come è nata la tua passione per la musica? 
«Mi sono approcciata al mondo della musica in età adolescenziale. Come molti soffrivo d'instabilità emotiva. Scrivere canzoni mi aiutava. Non mi bastava - e non mi basta tutt'ora - parlare dei miei problemi con la gente. Ho bisogno di metterli nero su bianco». 

Studiare canto lirico al conservatorio di Como. Una scelta naturale? 
«Tra il canto pop e il canto lirico c'è una differenza abissale. All'inizio è stato difficile perché non ero particolarmente motivata. Non mi piaceva. Ma sono lo stesso riuscita a capovolgere la situazione, mettendo in pratica le nozioni acquisite. Nel canto lirico è necessaria una maggiore concentrazione sulla propria voce, respirare correttamente e - in generale - intendere il proprio corpo come uno strumento musicale. Tutte nozioni utili al canto pop». 

Parliamo del tuo nome d'arte... Fenice. 
«Mi identifico con l'immagine della fenice che rinasce dalle ceneri. Nella mia vita ho preso parecchie inc***late. Ma sono sempre "rinata" dopo queste esperienze negative». 

Puoi raccontarci di un episodio in particolare? 
«La mia prima etichetta discografica - di Milano - mi ha inviato una fattura salatissima per servizi che non aveva prestato. Non avevano, ad esempio, promosso i miei brani. Per un attimo mi sono ritrovata in serie difficoltà finanziarie. Guardando indietro non avrei dovuto immischiarmi con certa gente. Mi rassicura il fatto che si stiano lasciando un sacco di terra bruciata alle spalle». 

Hai spesso suonato per strada... 
«Ho fatto molta esperienza a Milano. Soprattutto tramite l'applicazione "Openstage" che indica agli artisti di strada in quali punti strategici della città è possibile suonare. Può andarti bene. Ma può anche andarti male. Non è scontato che la gente si soffermi e contribuisca di tasca propria. Preferisco gli ambienti più strutturati, come concerti o festival». 

Il tuo brano"Mariposa" ha avuto un notevole successo. Qual'è il messaggio del brano? 
«Il messaggio è un po' piccante... Ma non tutti l'hanno capito. Mariposa significa farfalla in spagnolo. "Mariposa è sola questa notte. Mariposa senza buonanotte. Muove le ali con le dita...". Fa riferimento al procurarsi piacere da soli». 

Dove ti vedi tra cinque anni?
«Il mio sogno è quello di esibirmi al Forum di Milano, dove ho assistito al mio primo concerto. Lì mi ci vedo». 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE