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Due aspetti forse un po' meno conosciuti della cantautrice italiana, protagonista mercoledì della seconda serata di LAC en plein air
LUGANO - Mercoledì 12 luglio Madame sarà la grande protagonista della seconda serata di LAC en plein air, la mini-rassegna estiva che porta in Piazza Luini a Lugano grandissimi nomi del panorama musicale italiano (la sera precedente, lo ricordiamo, c'è Salmo). La giovanissima cantautrice italiana sarà la star dello show, presentato con MyNina Spettacoli In collaborazione con Longlake Festival, che viene arricchito dalla presenza di un beniamino del pubblico ticinese come Mattak.
Per chi non avesse ben chiaro chi è Madame, ecco qualche piccola informazione. Veneta di Creazzo, in provincia di Vicenza, 21 anni, Francesca Calearo (questo il suo nome all'anagrafe) è diventata popolare grazie al brano "Sciccherie" e ha partecipato due volte al Festival di Sanremo, la seconda nella scorsa edizione con "Il bene nel male". A Lugano arriva nell'ambito del tour estivo del suo ultimo album, "L'Amore". Parliamo di un'artista che è stata la più giovane vincitrice della Targa Tenco per il miglior album d'esordio e la miglior canzone, "Voce". Diverse decine le certificazioni ottenute, tra platino e oro, in soli quattro anni.
Non vi basta? Ecco qualcosa che abbiamo appreso ascoltando Madame nel corso di un episodio del podcast "Tintoria", pubblicato un paio di settimane fa. La sua cagnolina si chiama Patti (con la i finale), in onore di Patti Smith. Il suo nome d'arte è nato grazie a un generatore online di nomi di drag queen, un gioco fatto ai tempi del liceo da lei e una compagna di scuola. «Io ero Pinky Girl Pig, lei Madame Wild. Gliel'ho rubato. E ho tolto Wild quando ho levato i miei primissimi pezzi dal web». Una ricerca di queste canzoni sarebbe tempo sprecato, aggiunge Madame: esistono ancora, ma sono private e impossibili da scovare.
Madame non ha un rapporto idilliaco con i social, specialmente Twitter. «Mi odiano. Mi odiano a morte» ha ribadito ai conduttori del podcast, i comici Daniele Tinti e Stefano Rapone. Quindi è «Instagram il mio social di riferimento», perché «mi odiamo meno. Metà e metà». Poi ci sono gli stonati, che le piacciono tantissimo. Uno che «al karaoke ci va ma fa schifo» potrebbe essere un compagno di vita ideale per lei. Da buona veneta, infine, ha una passione per il vino. Ama quelli sardi ma pensa che quelli della sua regione siano i migliori in assoluto, a partire dal Soave. Chissà se a Lugano avrà modo di provare un buon bicchiere ticinese...
