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Oltre alla balbuzie il rapper non riusciva a camminare: «Chiara mi è stata vicina»
MILANO - Tutta colpa di un potente psicofarmaco. In un video pubblicato su Instagram, Fedez fa finalmente chiarezza su quanto gli è capitato nelle ultime settimane, smentendo in maniera netta la crisi con la moglie Chiara Ferragni e spiegando di essere stato vittima di gravi problemi di salute causati da un potente medicinale. Fedez ha spiegato che tutto ha avuto inizio con la diagnosi di tumore al pancreas (oggi del tutto superato), che l’ha portato a curare di più anche la sua salute mentale. Al rapper sono stati prescritti vari farmaci, tra cui «uno che non era proprio indicato a me», ha spiegato.
«A gennaio mi era stato prescritto questo psicofarmaco, questo antidepressivo molto forte, che mi ha cambiato molto, mi ha agitato tanto e mi ha dato anche effetti collaterali dal punto di vista fisico molto forti. Fino al punto di provocarmi dei tic nervosi alla bocca e d'impedirmi di parlare in maniera libera», ha detto Fedez spiegando la balbuzie che ha mostrato in un video precedente. L’artista ha dovuto sospendere il farmaco senza scalarlo, come si fa in questi casi, e questo ha provocato il cosiddetto “effetto rebound”.
«È una cosa che non auguro a nessuno - ha continuato Fedez -. Vi spiego cos’è: oltre a darmi un annebbiamento a livello cognitivo, mi ha provocato forti spasmi alle gambe che mi hanno impedito per diversi giorni di camminare, sensazioni di vertigini molto forti, mal di testa incredibili, nausee forti, ho perso praticamente cinque chili in quattro giorni». Di qui la sua sparizione dai social e l’assenza alla conferenza stampa di presentazione di “LOL”.
Quanto alla presunta crisi matrimoniale, non c’è mai stata. «Su mia moglie ne sono state dette di ogni e lei invece è l’unica persona che mi è stata a fianco in questo periodo - ha spiegato Fedez - mi dispiace che abbia dovuto subire una tempesta di m…a mediatica totalmente immeritata». Messo da parte il farmaco, Fedez ha infine annunciato di essersi affidato alla psicoterapia. «Nei prossimi mesi affronterò gli eventi traumatici della mia vita nella maniera più complessa e forse dolorosa, ovvero quella della terapia, senza cercare scorciatoie come ho cercato di fare in questi mesi. Le scorciatoie possono fare male».
