Cerca e trova immobili

Stati UnitiArchiviata la causa del "Nirvana baby"

04.01.22 - 18:30
Il team legale di Spencer Elden non ha presentato entro la scadenza i documenti necessari per portare avanti la causa
Keystone
Archiviata la causa del "Nirvana baby"
Il team legale di Spencer Elden non ha presentato entro la scadenza i documenti necessari per portare avanti la causa

LOS ANGELES - Il caso del "Nirvana Baby" è stato archiviato. Spencer Elden, il bebè che appare sulla copertina di Nevermind, non ha presentato i documenti necessari a portare avanti la causa intentata ad agosto 2021. Così il giudice Olguin ha respinto il caso «con permesso di rettifica».

Il team legale di Elden aveva fino al 30 dicembre scorso per presentare un'opposizione alla richiesta dei proprietà dei Nirvana. La scadenza non è stata rispettata. Il giudice Olguin ha pertanto determinato che ora ha fino al 13 gennaio per presentare una seconda denuncia. Come riporta la rivista Spin, «il tribunale accoglierà la mozione degli imputati e darà al querelante un'ultima opportunità di modificare la sua denuncia». Se la causa dovesse venire riaperta entro i prossimi nove giorni, i proprietari dei diritti dei Nirvana avranno tempo fino al 27 gennaio per rispondere.

Un mese prima del 30esimo anniversario dell'uscita di Nevermind, avvenuta nel 1991, Spencer Elden aveva fatto causa alla band dei Nirvana per pornografia infantile. Ai tempi aveva quattro mesi e non aveva quindi modo di autorizzare l'uso della sua immagine. Inoltre, ha affermato che i suoi tutori non avevano acconsentito perché la sua immagine diventasse la copertina dell'album.

In particolare, nella denuncia, il team legale del ragazzo ha scritto che «nel 1991, i Nirvana hanno sfruttato l'incapacità di Elden di acconsentire da bambino, e oggi la band e l'Universal Music Group (UMG) continuano a dare la priorità ai profitti rispetto al diritto del nostro cliente Spencer Elden di consentire, avere privacy e sentirsi dignitoso». Aggiungendo che «la pornografia è un crimine per sempre: qualsiasi distribuzione o profitto guadagnato da qualsiasi immagine sessualmente esplicita di un bambino non solo crea responsabilità di lunga data, ma genera anche traumi permanenti».

Fino al mese scorso gli ereditieri dei Nirvana non avevano risposto alla denuncia. Poi, il 22 dicembre, hanno presentato una deposizione davanti alla Corte distrettuale degli Stati Uniti della California centrale. «Elden ha trascorso tre decenni a trarre profitto dalla sua celebrità come l'auto-consacrato 'Nirvana Baby'». Nel documento viene inoltre affermato che i termini di prescrizione sono terminati «oltre un decennio fa». Elden, inoltre, prima che scoppiasse il caso, «era l'unica persona a sapere che il bambino nella foto fosse lui».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE